"Pagamenti elettronici per tutto Ormai ci siamo messi in regola"

Da oggi le multe per le attività che non hanno il Pos, ma in centro sono pochissime quelle sprovviste "Molti pagano con la carta anche un semplice caffè. A noi va bene, il problema sono le commissioni"

Scattano da oggi le sanzioni per i commercianti che non accetteranno i pagamenti elettronici. Ammonta a 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata la multa che i negozianti saranno costretti a pagare. Le uniche eccezioni verranno fatte nei casi di oggettiva impossibilità tecnica, come in mancanza di connettività o malfunzionamenti del Pos. Per il resto, non verrà chiuso un occhio per nessuno: tutti gli esercenti, e anche i tassisti e i liberi professionisti, devono mettersi in regola. In realtà l’obbligo esiste dal 2014, anche se finora non erano previste sanzioni nei confronti delle attività.

"Noi infatti abbiamo installato da tempo il Pos e quando un cliente vuol pagare un tazzina di caffè, una brioche o una bottiglietta d’acqua con la carta, non facciamo alcun tipo di problema – racconta Giuseppe Treno, detto Pino, titolare del Caffè Duomo nell’omonima Piazza – anche perché il numero di avventori che preferiscono la modalità elettronica rispetto a quella cartacea è in costante aumento".

Lo conferma Marco Bartoletti dell’Alibabar 2.0 in via Atto Vannucci: "Quasi tutti pagano con la carta. E questo per i bar rappresenta un problema, perché le commissioni pesano particolarmente quando si effettuano transazioni elettroniche per vendere ad esempio un caffè o comunque un prodotto al di sotto di una certa somma. Ma cosa dovremmo fare altrimenti? Rifiutarci e mandare via il cliente? Il problema commissioni comunque resta e credo sarebbe giusto che venissero eliminate del tutto, anche perché si vanno a sommare alle restanti spese che dobbiamo sostenere".

Pare risentirne meno invece Bruno Losasso, titolare della Caffetteria Elvi di via degli Orafi: "Avendo acquistato il Pos di SumUp, le commissioni ammontano ad appena un centesimo ad operazione, quindi una cifra irrisoria. E anche la macchinetta in sé è venuta a costarmi davvero poco. Quindi da noi i clienti non avranno mai problemi per quanto riguarda i pagamenti elettronici".

Chi invece ancora deve munirsi del Pos è Erica Porcaro della pasticceria Bistino di via Pietro Bozzi: "Ci stiamo pensando, ma al momento la situazione è questa. So che non siamo gli unici in città. Quel che mi sento di dire è che stiamo già dando troppi soldi alle banche".

Dal mondo dei bar a quello dei negozi d’abbigliamento, la musica non cambia: la stragrande maggioranza delle attività è in regola.

"E perché non dovrei esserlo? Ma non lo sono da adesso, bensì da anni – afferma Stefano Sbaragli di Sbara in via degli Orafi – Nove clienti su dieci pagano in modalità elettronica. E’ questa tendenza che ha spinto gli esercizi ad adattarsi. L’unica carta che non accetto è l’American Express".

Francesco Bocchini