Covid, riabbraccia il padre dopo due mesi e mezzo

I pazienti covid ricoverati al San Jacopo hanno potuto vedere i loro cari in occasione delle Festività del Natale: "E’ stato bellissimo"

Riabbraccia il padre dopo due mesi e mezzo

Riabbraccia il padre dopo due mesi e mezzo

Pistoia, 27 dicembre 2020 - Non vedeva suo padre dal 18 ottobre e quando il giorno della Vigilia ha varcato le porte dell’ospedale San Jacopo era visibilmente emozionato. E’ stato Marco, il primo parente ad essere accolto nel reparto Covid dell’ospedale, dove ad attenderlo, c’era l’infermiera dedicata che si sarebbe occupata della sua vestizione. "Non voglio pensare a nulla – ha raccontato – Non ho paura, voglio solo rivedere mio padre anche se sarò tutto vestito e praticamente irriconoscibile. Ha 73 anni ed è stato ricoverato lo scorso 18 ottobre. Ha girato vari ospedali, ci siamo sempre sentiti per telefono. Ma poterlo vedere fisicamente anche senza toccarlo, sarà tutta un’altra situazione".

Marco Pini, dopo essere stato informato su come sarebbe avvenuto l’incontro è stato prima accompagnato nella stanza dedicata alla vestizione e poi nel setting Covid. "Sono certo che mio padre sarà felicissimo – dice ancora Marco – Lo sentivamo sempre abbattuto al telefono. Considerate che ha passato quattro ospedali in questo periodo ed è stato sempre solo. Da Prato, a Villa Fiorita fino ad arrivare al San Jacopo. Per noi questa opportunità è stata davvero importante". Le prime esperienze di questo tipo sono nate in strutture residenziali per anziani, con effetti postivi dal punto di vista sanitario e umano. "Ringraziamo il nostro personale infermieristico - hanno detto i dirigenti Monica Chiti e Paolo Cellini- per questa ulteriore disponibilità: tutti hanno subito condiviso con entusiasmo e sensibilità il progetto, che rappresenta per il nostro ospedale un’importante esperienza di umanizzazione delle cure. Dopo tanti mesi di isolamento questa iniziativa ha avuto senz’altro ricadute positive dal punto di vista psicologico anche per il nostro personale".

Il regalo più bello lo hanno ricevuto il giorno della vigilia di Natale, quando insieme al personale dell’ospedale hanno potuto fare visita ai loro cari ricoverati da tempo e isolati dal mondo esterno. E’ stato proprio il 24 dicembre il giorno in cui ha preso il via il progetto "incontriamoci" realizzato dalla direzione sanitaria del San Jacopo su proposta della presidente della società della salute Anna Maria Celesti. Grazie alla disponibilità del personale infermieristico e medico dell’ospedale i parenti dei pazienti ricoverati nei reparti Covid e no Covid hanno, dopo tempo, potuto rivedere i propri cari. "Nella prima giornata sono state quindici le persone che sono state accompagnate nei reparti per vedere il loro caro- ha spiegato la direttrice sanitaria Lucilla Di Renzo – Gli operatori, soprattutto per chi avrebbe varcato i reparti Covid, sono stati bravissimi a rassicurare le persone e a spiegare loro che tutto sarebbe avvenuto nella massima sicurezza". Il giorno del via al progetto era presente anche la presidente della Società della Salute Anna Maria Celesti. "E’ un percorso terapeutico tanto quanto la cura farmacologica – ha detto Celesti – Chi è malato avrà una spinta in più verso la guarigione potendo rivedere il proprio caro. Voglio sottolineare che questa opportuni tà è stata data anche nel reparto Covid di cure intermedie dell’ex Ceppo". Incontriamoci" è il regalo di Natale degli operatori dell’ospedale San Jacopo di Pistoia ai ricoverati e ai loro familiari per Natale. Nei giorni delle feste sguardi e abbracci si sono concretizzati nelle stanze di degenza.

Nel caso dell’accesso ai reparti Covid, i familiari, appositamente informati, accolti ed accompagnati dal personale sanitario, sono entrati in ospedale e hanno raggiunto la stanza di degenza del proprio congiunto dove sono rimasti per quindici minuti. Gli ingressi, nei giorni scelti, sono avvenuti sempre nel pomeriggio e uno ogni ora (per gestire le fasi di vestizione e svestizione in totale sicurezza). Gli "incontri" sono stati previsti in tutti i setting dell’Ospedale (Covid19 e no Covid): nei setting No Covid le visite sono state gestite per cellula, sempre con adeguata informativa e supervisione degli operatori; nell’area Covid, ogni setting (dai 16 ai 18 posti letto) ha potuto ospitare al massimo fino a cinque accessi giornalieri esterni (una persona alla volta). I pazienti e i familiari sono stati informati direttamente dal personale di questa opportunità. Il familiare nel dettaglio, è stato accolto dal personale sanitario all’ingresso dell’ospedale e accompagnato presso il setting dove l’infermiere di riferimento ha provveduto ad accoglierlo e, in idoneo spazio ha ricevuto tutte le istruzioni per la vestizione con gli specifici DPI (dispositivi di protezione individuale). E’ stata anche consegnata l’apposita informativa di consenso.