Lite all'Hitachi, l'aggressore si è costituito. Accusato di tentato omicidio

Intorno a lui ormai era stata fatta terra bruciata: arrestato un complice, un altro denunciato

I carabinieri (foto d'archivio)

I carabinieri (foto d'archivio)

Pistoia, 22 novembre 2018 - Dopo l'arresto dell'amico albanese che avrebbe dovuto fornirgli cibo e vestiario, la possibilità di continuare a nascondersi era ridotta a zero. E così il 30enne di Casalguidi ricercato per l'aggressione a un collega sul posto di lavoro, si è costituito. L'uomo si è presentato alle 21 di mercoledì al comando provinciale dei carabinieri in viale Italia insieme al suo avvocato di fiducia. I militari lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio e lo hanno portato in carcere a Pistoia.

La lite furibonda era scoppiata martedì scorso su un vagone ferroviario in costruzione all'interno dello stabilimento Hitachi Rail, l'ex Breda. I due, operai di una ditta dell'indotto, stavano effettuando lavori di saldatura quando il 30enne di Casalguidi, al culmine di un diverbio, ha colpito il collega (un 40enne di Pistoia) con un cacciavite al torace.

L'aggressore era scappato ed è riuscito a nascondersi per qualche giorno, grazie anche alla complicità di un amico che ingenuamente si era prestato per andare a casa sua a prendergli delle valigie piene di abiti: il 27enne albanese è stato arrestato per favoreggiamento e peraltro i carabinieri avevano individuato anche un altro complice nella fuga, un 41enne incensurato di Serravalle Pistoiese, che è stato denunciato.

Il ferito è stato invece ricoverato al San jacopo e sottoposto a un intervento chirurgico, ma non è in pericolo di vita.