La scena del crimine a Londra
Pistoia, 11 aprile 2016 - Avrebbe ucciso un poliziotto nella casa dove vive da sei anni a Londra. Con queste accuse è finito in prigione, Stefano Brizzi, originario della provincia di Pistoia. L’uomo, 49 anni, da tempo (esattamente sei anni) ha lasciato la Toscana per vivere nella capitale britannica dove ha sempre lavorato come informatico per la prestigiosa Morgan Stanley, rinomato istituto bancario americano. Non solo, Brizzi, a Londra, svolgeva anche attività di volontariato come assistente sociale. Secondo la ricostruzione dei poliziotti londinesi, i resti del corpo dell’agente 59 enne, Gordon Semple, scomparso lo scorso 1 aprile, da 30 anni con la Metropolitan Police di Londra, sono stati ritrovati mutilati e in avanzato stato di decomposizione nell’appartamento di Brizzi, nel quartiere di Southwark a Londra dove il pistoiese appunto viveva. Oggi Brizzi dovrà presentarsi davanti al giudice per l’udienza preliminare e lo farà con un video link in diretta dalla prigione.
L’eco dell’omicidio, naturalmente, è arrivato sino alla Toscana dove Brizzi ha trascorso la sua giovinezza, in particolare a Firenze. Proprio nel capoluogo toscano il 49 enne ha frequentato il prestigioso liceo classico Michelangelo e poi all’Università fiorentina. Gli amici, con i quali periodicamente l’uomo si sente al telefono, lo descrivono come una persona pacifica, amante del cibo vegetariano e contro ogni tipo di violenza. Non solo Stefano Brizzi, attivista nel mondo gay, è molto legato ai temi della pace. Sembrano quindi impossibili a tutti le accuse che gli vengono mosse dalla polizia londinese. «HA interrotto da tempo i rapporti con la sua famiglia qui in Italia – racconta uno degli amici di giovinezza – Ci sentiamo periodicamente per parlare del più o del meno ma sono anni che non lo vedo di persona. Non posso credere ad una notizia del genere». «Stafano è una persona pacifica, contro ogni tipo di violenza. Non sembra essere reale quello che dicono sia successo, spero si sbaglino. Aspettiamo notizie».