Oltre l'orizzonte, 20 anni di vittorie sul disagio

Il ventennale dell'associazione pistoiese festeggiato con un convegno. Le parole, toccanti, dei "Ragazzi del venerdì"

I "Ragazzi del venerdì" in trasferta

I "Ragazzi del venerdì" in trasferta

Pistoia, 16 febbraio 2019 - Una ricorrenza importante. Vent’anni sono fondamentali per uomini e donne: come ammoniscono le nonne, si hanno una volta sola e dicendo così, raccontano già molto della vita. Figurarsi per un’associazione, ove c’è sempre chi s’impegna molto (e chi meno, è naturale) e durar 20 anni è un vero e proprio record. Oltre l’Orizzonte l’ha toccato questo traguardo: l’associazione per la promozione del benessere psichico, presieduta da Kira Pellegrini, ha fatto festa ai suoi ragazzi, ribattezzati “Ragazzi del venerdì” da uno dei numerosi progetti svolti, Sabrina, Marco F, Marco M, Simone M, Simone B, Nicola, Fabio, Rita, Roberto, Tommaso, Walter, Luca, Gabriele, Serenella e Olivia, senza torta con le candeline, ma con tante parole, immagini ed emozioni. Forti.

Luogo della celebrazione, la Sala delle Assemblee della Fondazione Caript, modalità, il convegno “Radici, un percorso condiviso per ritrovare e riscoprire talenti e risorse”. “Radici” è l’ultimo progetto in ordine temporale, ma è quello che è riuscito più di altri a fare sinergia e coinvolgere persone. Era articolato in moduli intersecanti costituiti da incontri informali e circolari con scrittori e artisti pistoiesi, che hanno creato atmosfere intime di condivisione di emozioni e consapevolezza riprese negli incontri di scrittura autobiografica condotti da Rita Gualtierotti.

Tutto ciò (e molto altro ancora) sono diventati un volume e un video curati da Silvana Agostini, illustrati nell’occasione. Sono intervenuti la già citata Pellegrini, il presidente della Fondazione Luca Iozzelli, Anna Maria Celesti, assessore alle politiche di inclusione sociale, Maurizio Miceli, direttore dell’Unità funzionale complessa salute mentale adulti Pistoia, Giuseppe Tebaldi, psichiatra del Dipartimento di salute mentale di Modena e trainer del “Dialogo aperto”, la psicoterapeuta Serena Petrocelli. E, pur concisi, i ragazzi. A sorpresa. “Con il progetto Radici ho capito l’importanza di credere in me stessa e di scavare nel profondo delle mie emozioni positive”, ha sentenziato Rita. Collateralmente al convegno, inoltre, si è tenuto il percorso esperenziale con il regista Alessandro Pecini. Un altro modo dolce di porgere una mano.

Gianluca Barni