Offese e spinte all’arbitro Scatta la maxi-squalifica

È successo durante la partita tra l’Olimpia Quarrata e la Montagna Pistoiese. A scatenare la rabbia del calciatore 36enne il rigore concesso agli ospiti

Pallone in rete

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Una squalifica semestrale, che di fatto vuol dire stagione chiusa anzitempo e ritorno in campo (perlomeno in gare ufficiali) rimandato con tutta probabilità all’annata agonistica 202324. Il motivo? Secondo l’ultimo comunicato federale, è stato espulso per "essersi rivolto in maniera irriguardosa nei confronti del direttore di gara ed averlo spintonato più volte". Protagonista della vicenda è un giocatore di 36 anni dell’Olimpia Quarrata, per un episodio che risale allo scorso 15 gennaio.

Il sodalizio quarratino stava giocando in casa contro la Montagna Pistoiese, in quello che di fatto era uno scontro-salvezza. La partita stava andando in archivio sullo 0-0, quando l’arbitro avrebbe concesso un rigore agli ospiti. Il penalty, poi realizzato da Bibaj, ha peraltro consentito loro di vincere 1-0.

Una decisione che il trentaseienne non avrebbe accolto di buon grado: "tradito" dall’adrenalina del momento, avrebbe preso a male parole l’arbitro. Poi le versioni divergono: la dirigenza quarratina ha sì confermato la reazione verbale del proprio tesserato, ma si era (perlo-meno in un primo momento) detta decisamente scettica sull’ipotesi di una vera e propria aggressione fisica. Il giudice sportivo ha con tutta probabilità tenuto conto in primis del referto stilato dall’arbitro, nel quale quest’ultimo ha evidentemente scritto di esser stato aggredito. E ha quindi usato la mano pesante: squalifica fino a giugno. Una decisione che la società considerava eccessivamente draconiana, ma che ha scelto di accettare senza ricorrere. "Dopo esserci confrontati ed aver analizzato l’episodio, abbiamo deciso di non fare ricorso – ha spiegato il dirigente Giovanni Lamberti – le decisioni del giudice sportivo vanno rispettate in ogni caso, da parte nostra continueremo ad andare avanti nel solco dell’umiltà e della correttezza. Il ragazzo aveva comunque riconosciuto l’errore commesso e già a fine gara aveva provveduto a scusarsi con l’arbitro". Non si tratta peraltro di un episodio inedito in questo primo scorcio stagionale in ottica pistoiese, visto che già nel finale dello scorso anno un diciottenne in forza alla juniores del Tempio Chiazzano fu sanzionato con una maxi-squalifica per aver sputato all’arbitro. Anche in quel frangente, va ricordato, il diretto interessato si era se non altro scusato al termine dell’incontro. È risaputo come la tensione agonistica possa giocare talvolta brutti scherzi e già ri-conoscere di aver sbagliato rappresenta un punto di partenza incoraggiante. Il "fair play" vero e proprio però, appare in certe occasioni alla stregua di una vera e propria utopia.

Giovanni Fiorentino