Neve e controlli: la stagione resta un rebus

Si lavora in montagna dopo il debutto di domenica, ma le temperature dovranno rimanere basse. Galli: "Situazione di partenza buona"

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Un’occhiata al calendario, una alle piste e una al termometro. Sono ore cruciali per la prima apertura stagionale degli impianti di risalita da marzo 2019, prima che la pandemia scombinasse le vite di ognuno di noi e mandasse all’aria due stagioni invernali. L’obiettivo degli organizzatori è chiaro: aprire il più alto numero possibile di piste e dei relativi impianti di risalita sabato. Quanti e quali, però, ancora non è dato sapere. "Tutto il comprensorio è sotto la neve, e sappiamo quanto questo non sia così scontato a inizio dicembre – sottolinea Rolando Galli presidente del Consorzio APM e di Società Abetone Funivie –, ma non ci sono metri di neve: si va dai 40 al massimo 50 centimetri di neve, poi c’è il vento in quota che ha spazzato alcune piste. La situazione, insomma, è buona ma non perfetta. Noi ce la stiamo mettendo tutta per essere in condizioni già sabato di fare le prime aperture. Una panoramica completa sulla situazione piste, però, sarà fattibile solo venerdì sera. Dobbiamo sperare che nevichi il più possibile e che le temperature non si alzino troppo sopra lo zero oltre i 1400 metri".

Nelle prossime ore la quota neve non dovrebbe mai salire oltre i 1.500 metri ma, come ben sappiamo, basta una piccola rotazione di venti per guadagnare quei due-tre gradi che danneggerebbero sensibilmente l’innevamento sulle piste. "Facendo gli scongiuri però – sottolinea Galli –, se le previsioni di questi giorni si riveleranno giuste, sabato potremo vedere comunque le prime aperture". Quella del fine settimana, comunque, potrebbe essere una prova generale per l’8 dicembre, quando l’obiettivo è di avere la totalità degli impianti aperti, meteo permettendo.

C’è poi la questione prezzi. Lo skipass ha subito un lieve aumento rispetto agli scorsi anni dovuto principalmente ai maggiori costi dell’energia elettrica e del gasolio. I prezzi, quest’anno, saranno di 44 euro per uno skipass giornaliero festivo e prefestivo comprato in biglietteria e di 43 se comprato online, mentre durante la settimana i prezzi saranno di 33 euro per i tagliandi acquistati in biglietteria e di 32 e 50 centesimi per quelli comprati online. Su internet sono ancora presenti i prezzi della stagione 2019-2020, ma le nuove tariffe e lo shop online dovrebbero essere caricati a breve dagli organizzatori, salvo rinvii dell’apertura dell’ultima ora.

Chi andrà a sciare, però, lo potrà fare solo se munito di green pass, secondo un protocollo redatto dal Governo nei giorni scorsi. I controlli, almeno in un primo momento, saranno a campione. Anche in questo caso, però, lo scenario non è completo: non è ancora dato sapere chi, al momento, sarà deputato ai controlli degli sciatori. Potrebbero essere i carabinieri o agenti di polizia oppure personale addetto fornito da aziende esterne, come già avviene per eventi di massa, concerti o fiere. Coloro che saranno trovati a sciare senza green pass dovranno obbligatoriamente restituire lo skipass e allontanarsi dalle piste e dagli impianti di risalita. Da lunedì 6 dicembre, poi la situazione rischia di essere ulteriormente complicata visto l’arrivo del "super green pass" che, tuttavia, non sarà necessario esibire sulle piste se la Toscana rimarrà in zona bianca o gialla.

Francesco Storai