Il ministro Orlando in visita alla casa di Luana

Dopo il vertice in prefettura a Prato il saluto alla famiglia della ventiduenne morta in fabbrica

L'ingresso di Orlando in casa D'Orazio (foto Acerboni/Castellani)

L'ingresso di Orlando in casa D'Orazio (foto Acerboni/Castellani)

Pistoia, 7 maggio 2021 - Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha deciso di far visita alla famiglia di Luana D'Orazio. Prima il vertice in prefettura a Prato per fare il punto sulla sicurezza nelle fabbriche della provincia, poi il saluto personale e in forma privata nell'abitazione de Le Querci dove ad attendere il ministro c'è la mamma della ventiduenne morta stritolata nell'orditoio di un'azienda tessile di Montemurlo.

image

La visita è stata preceduta da una telefonata a Emma Marrazzo durante la quale il ministro si è detto vicino alla famiglia in questo momento di dolore.

Una visita a sorpresa, 'da semplice cittadino', per esprimere vicinanza e partecipazione al dolore. "Non basta il cordoglio, non basta la vicinanza, non basta neanche l'indignazione che quando avvengono cose come questa, cresce in modo forte. Occorre fare", ha detto il ministro al termine dell'incontro prima di lasciare Prato, aggiungendo che «per la sicurezza sul lavoro si può agire su più livelli. Il primo è il rafforzamento del coordinamento tra i diversi soggetti» che operano, il secondo «è lavorare su formazione e prevenzione», il terzo non marginale è «quello degli organici, lo Stato non può risparmiare sulla sicurezza». La visita ai parenti di Luana è durata circa 20 minuti. Al termine il ministro non ha rilasciato dichiarazioni ma i famigliari della giovane vittima del lavoro hanno spiegato che Orlando ha detto di essere venuto da «semplice cittadino» per portare vicinanza ed esprimere condoglianze e che se riuscirà verrà ai funerali fissati per lunedì. «Abbiamo sentito vicino lo Stato», hanno aggiunto.

'Morire di lavoro oggi non solo è inconcepibile, è intollerabile', è lo striscione che sventolava sul Castello dell'Imperatore a Prato, che domina piazza Santa Maria delle Carceri dove stamani i sindacati hanno svolto un presidio, in concomitanza con uno sciopero generale di quattro ore, per la morte di Luana.

Oggi è stato affidata a un ingegnere la consulenza tecnica disposta dalla procura di Prato, sul macchinario, un orditoio, che ha causato la morte della ragazza. Gli accertamenti tecnici dovranno in particolare rispondere al quesito «se il macchinario sia stato manomesso» - questa l'ipotesi - per funzionare anche senza le protezioni necessarie. Secondo quanto spiegato dal consulente legale della famiglia di Luana, Andrea Rubini, l'accesso all'azienda per le operazioni peritali è stato fissato per mercoledì prossimo. Si svolgerà invece domani l'autopsia. I funerali di Luana D'Orazio si terranno poi lunedì alle 15, nella piccola chiesa di Spedalino Asnelli, ad Agliana: a celebrarli il vescovo di Pistoia Fausto Tardelli. Per lo stesso giorno la Regione Toscana ha proclamato il lutto regionale. La prossima settimana, dice ancora il consulente legale della famiglia, al tribunale dei minori si dovrebbe svolgere la camera di consiglio per discutere della richiesta di affido temporaneo del figlio di Luana, cinque anni, ai nonni materni con i quali il piccolo già viveva insieme alla madre. Al bambino è dedicata una raccolta fondi lanciata dal Comune di Montemurlo che in 48 ore è già arrivata a 100mila euro, mentre il volto di Luana è stato raffigurato in un grande murales realizzato all'esterno dell'ExSnia Viscosa, nel quartiere Pigneto a Roma dall'artista napoletano Jorit.