Emergenza migranti di Vicofaro, la road map del vescovo

Le 200 persone accolte in parrocchia da don Massimo saranno distribuite a piccoli gruppi in varie strutture del territorio

Un momento della riunione presieduta dal vescovo nel palazzo vescovile di via Puccini

Un momento della riunione presieduta dal vescovo nel palazzo vescovile di via Puccini

Pistoia, 30 ottobre 2019 - Uscire insieme dall’emergenza. E’ l’obiettivo del vescovo Tardelli attraverso il tavolo di lavoro: ha proposto una road map per rendere sostenibile il carico di migranti di Vicofaro. L’idea è seguire il modello toscano dell’accoglienza diffusa, cercando di ridistribuire i migranti di Vicofaro in alcune strutture del territorio. Un’accoglienza per piccoli gruppi, per favorire e organizzare l’inserimento. Don Biancalani e i suoi collaboratori – rende noto la Diocesi – hanno spiegato che attorno alla parrocchia gravitano circa 200 persone. Le loro necessità vengono tamponate dai volontari.

La situazione chiede una soluzione condivisa per proporre un’accoglienza che superi le forme dell’emergenza e i rischi del sovraffollamento. Su questa linea la Caritas rende disponibile la propria collaborazione e i suoi servizi, la Regione potrà disporrà forme di aiuto concreto per le strutture. La rete per l’accoglienza Terra aperta, sosterrà il gruppo di lavoro nella ricerca di soluzioni idonee e concrete. Don Massimo e i suoi collaboratori hanno dato la piena disponibilità: entro pochi giorni, daranno un quadro preciso delle situazioni dei migranti presenti. Il vescovo, con l’accordo di tutti, ha proposto un gruppo di lavoro stabile che porti avanti le soluzioni concordate.

Erano presenti il vescovo Fausto Tardelli, don Massimo Biancalani con tre collaboratori della parrocchia, l’assessore regionale Vittorio Bugli, Ledo Gori, capo di Gabinetto del Presidente regionale, Marcello Suppressa e Francesca Meoni della Caritas, Claudio Curreli per Terra Aperta, il vicario generale Patrizio Fabbri. «Sono molto soddisfatto del clima – ha commentato il vescovo –. Ma resta ancora molto da fare».

C’è, infine, un botta e risposta tra Biancalani e il sindaco Tomasi a cui è stato chiesto il perché dell’assenza al tavolo: «Se si fosse dato corso alle indicazioni più volte emerse dai tavoli istituzionali, non saremmo giunti all’attuale situazione – si legge nella nota –. L’Amministrazione ha nuovamente segnalato agli organi competenti i problemi collegati alla situazione di Vicofaro chiedendo di affrontare una situazione che, evidentemente – come evidenziato da tempo dal Comune e come evidenziato adesso dal Vescovo – non può più protrarsi, anche per i rischi a essa collegata». Ma per don Biancalani conta di più soccorrere «questa umanità abbandonata» e invita il sindaco «a parlare con i numerosi volontari che danno tante ore del loro tempo per riempire il vuoto».