Mesi senza stipendio, cantiere occupato. Telefonata a operaio in lotta: "Diventerai papà"

Operaio trasfertista viene a sapere che aspetta un figlio. La moglie lo chiama mentre sta portando avanti la lotta con altri 9 colleghi

"Dateci i nostri soldi"

"Dateci i nostri soldi"

Pistoia, 13 settembre 2021 -  Aspetta un figlio, lo ha saputo durante la telefonata ricevuta dalla moglie, mentre lui con i suoi colleghi sta occupando il cantiere edile di via del Frutteto a Pistoia. Lui è Luigi Castiello, 29 anni, uno dei 10 dipendenti di una ditta che ha ottenuto in subappalto la realizzazione di un palazzo di 30 appartamenti a Pistoia. Come i suoi colleghi, da tre mesi non riceve lo stipendio, perché la ditta per la quale lavora sostiene di non aver ricevuto i pagamenti pattuiti dalla ditta appaltatrice e per questo non può provvedere al pagamento degli stipendi dei suoi dipendenti. "Ho saputo ora che la mia donna aspetta un figlio - dice Luigi -, ma io non posso andare a Napoli a trovarla, perché se mi allontano rischio di perdere il posto di lavoro e dopo come lo mantengo il bambino? Vorrei tanto essere lì con lei, ma in questo momento non è possibile. Rimarrò qui anche per il futuro di mio figlio. Non credevo di trovarmi in questa situazione, senza stipendio da tre mesi, lontano da casa a lottare per un diritto che in questo momento mi viene negato. Mi consola il fatto che in tanti, pur non conoscendoci, sono solidali con noi". Luigi e gli altri operai da giovedì stanno occupando il cantiere, decisi ad andare avanti ad oltranza finché non otterranno le loro spettanze. “I lavoratori – afferma Daniele Vaccaro, responsabile territoriale di Filca Cisl – non hanno intenzione di mollare, anche se le difficoltà ci sono: nel palazzo in costruzione hanno soltanto un bagno chimico e nient'altro, quindi stanno vivendo in una situazione molto disagiata. Rimangono appesi alla speranza che il prefetto convochi il tavolo che noi abbiamo richiesto sabato scorso”.

Patrizio Ceccarelli