Ha un cuore pistoiese l’organizzazione delle squadre di soccorso italiane che nelle scorse ore hanno raggiunto la Turchia, sconvolta dai forti terremoti di ieri. La Protezione civile nazionale, infatti, ha messo in campo i nuclei Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco. Di conseguenza è stato attivato il settore sanitario del sistema per le ‘maxi-emergenze’ della Toscana, che ha sede per l’appunto nella nostra città. Nella giornata di ieri sono partiti dall’aeroporto di Pisa due medici e sei infermieri del sistema del 118 regionale. "Appena abbiamo appreso le drammatiche notizie provenienti da Turchia e Siria ed è arrivata la richiesta dal dipartimento nazionale della Protezione civile, abbiamo messo a disposizione personale e attrezzature per dare il contributo della Toscana in questa immane tragedia", ha spiegato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Si tratta – spiega il coordinatore dell’operazione, il dottor Piero Paolini – di un team composto da otto sanitari: due medici e sei infermieri che fanno parte delle centrali 118 di tutta la Toscana. Partiti da Pisa, dopo uno scalo all’aeroporto di Pratica di Mare, sono arrivati in Turchia nella zona delle operazioni dove lavoreranno fianco a fianco coi vigili del fuoco per svolgere il compito per il quale sono addestrati, ovvero cercare e mettere in salvo persone rimaste vive sotto le macerie". La richiesta informale, attraverso i canali internazionali, era arrivata fin dalle prime luci del giorno, quando le autorità turche si sono rese conto della gravità della situazione, ma l’attivazione ufficiale è arrivata solo qualche ora dopo. "La squadra toscana – prosegue Paolini – è composta da un medico del 118 di Empoli, una dottoressa di Arezzo e sei infermieri provenienti dalle centrali di Firenze e Prato, Siena e Grosseto, Livorno e Pisa, Alta Toscana e due dalla centrale di Pistoia ed Empoli. La decisione di mobilitare una, massimo due persone per centrale operativa è stata presa per evitare di sguarnire i singoli territori e le rispettive centrali". "Sono cinquantuno – conclude Paolini – i sanitari toscani che sono stati formati proprio per questo genere di esperienze. Gli otto professionisti partiti alla volta della Turchia dovrebbero rimanere là per una settimana. Se poi dovessero essere richieste ulteriori disponibilità o tempi più lunghi, siamo pronti a organizzare nuove squadre in grado di dare il cambio o supporto a quanti stanno operando nelle zone sconvolte dal sisma". L’offerta italiana di aiuto internazionale è stata accettata dall’Emergency response coordination centre (Ercc) e dalla Turchia. "Sono partite più di sessanta persone tra vigili del fuoco, logisti e personale sanitario – ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci –. Un team avanzato che garantirà l’operatività, in raccordo con le autorità internazionali, di un modulo Usar Medium, messo a disposizione dai vigili del fuoco e integrato da personale sanitario del sistema maxiemergenze della Regione Toscana e della Regione Lazio". Davide Costa