Maturità, inizia il conto alla rovescia "Pronti per il ritorno alla normalità"

Sono 2.500 gli studenti pistoiesi che il 22 giugno verranno chiamati alla più attesa delle prove. I presidi sono già al lavoro per garantire che tutto funzioni alla perfezione: ecco le scadenze

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Per gli addetti ai lavori è il "Documento del 15 maggio", per tutti la fotografia che racconta progettualità e didattica della classe lunghe un anno. Poco meno di cinquanta giorni al 22 giugno, data fissata dal Ministero per la prima prova dell’esame di maturità 2022, dopo due anni faticosi di pandemia anche sul fronte della didattica alternati tra dad e presenza tornato parzialmente alla formula tradizionale: prima prova scritta d’italiano uguale per tutte le scuole, seconda prova, sempre scritta, sulla materia d’indirizzo impostata dai docenti dei rispettivi istituti e a chiusura il classico orale. Tra le prime scadenze della formale "roadmap" verso gli esami c’è proprio quel 15 maggio, scadenza entro cui i consigli di classe degli istituti dovranno produrre un documento utile in sede d’esame al presidente di commissione per orientarsi tra i contenuti affrontati durante l’anno. Intanto nelle classi quinte pistoiesi, ovvero più di 2.500 studenti, già da settimane sono partite le simulazioni d’esame e si è tornata a respirare un po’ di quella sana ansia che da sempre accompagna i maturandi, pur con un difficile carico da portare sulle spalle, quello che raccoglie le fatiche emotive e psicologiche di una scuola troppo spesso a intermittenza.

"Quello che più di ogni altra cosa vorremmo è che i ragazzi vivessero questo momento con normalità e dunque anche con quella piccola dose di tensione che da sempre vivono gli studenti alle prese con gli esami – spiega la dirigente del Pacini e del Salutati di Montecatini, Marzia Andreoni –. Abbiamo ultimato tutte le riunioni di dipartimento, le simulazioni sono in corso e ci apprestiamo a redigere il fatidico documento del 15 maggio, mentre sarà cura dei ragazzi compilare ognuno il proprio curriculum dello studente. Credo che gli iniziali malumori emersi per il ritorno alle prove scritte si siano dissolti completamente: i ragazzi hanno compreso l’importanza di ripartire secondo questa modalità".

Di sana tensione verso il momento parla anche la collega dell’Istituto Einaudi, Elena Pignolo, che sottolinea come si stia lavorando "per arrivare serenamente al momento. I ragazzi sono preparati e rassicurati dal fatto che un cinquanta per cento della valutazione dipenda da quanto fatto durante l’anno". Qui le classi alla prova finale sono otto, per una mole di 160-170 ragazzi, tanti quanti sono circa quelli del De Franceschi-Pacinotti diretto da Concetta Saviello: "I ragazzi avrebbero preferito non doversi cimentare con lo scritto, ma una simulazione dopo l’altra si stanno velocemente canalizzando e stanno recuperando dall’iniziale smarrimento".

Dieci invece le classi quinte chiamate a cimentarsi con questa rinnovata maturità 2022 sia per il Fedi-Fermi, dove gli umori appaiono sostanzialmente sereni come fotografa il preside Graziano Magrini, sia per il Petrocchi. "È vero che questo esame è più complesso rispetto a quello degli ultimi due anni – è il commento della dirigente Elisabetta Pastacaldi –, ma è anche vero che è ben più affrontabile rispetto a quelli di diversi anni fa, in particolare per quel che riguarda la seconda prova, preparata dagli insegnanti interni e quindi meglio calibrata sulla reale didattica affrontata in aula. Tuttavia non posso non constatare nei ragazzi una buona dose di rabbia e disagio, come anche i recenti fatti che hanno riguardato la nostra scuola testimoniano: c’è grande demotivazione, scarsa soddisfazione sì nei confronti della scuola, ma in fondo nei confronti del mondo intero. Mi auguro davvero che i nostri ragazzi possano trovare la giusta strada e il giusto entusiasmo al più presto".

linda meoni