Maturità, alla seconda prova passa la paura

Il giorno più difficile è volato tra chi "pensava peggio" e chi invece adesso combatte con il "ripensamento dell’ultimo momento"

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E anche la seconda prova dell’esame di maturità è andata. Gli studenti vedono lo striscione del traguardo avvicinarsi sempre di più. E, a detta di molti, l’ostacolo più grosso è stato superato nella giornata di ieri, quando in programma c’era lo scritto riguardante una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. "Sono abbastanza serena, penso di essere andata abbastanza bene – racconta Chiara Innocenti, studentessa dell’indirizzo classico del liceo Forteguerri, chiamata ad affrontare una versione di Seneca oltre a delle domande di letteratura latina – Il fatto che sia stata la scuola a preparare la prova è stato d’aiuto: certamente non ci hanno messo in difficoltà". Dello stesso avviso è Saverio Cecchi: "Ho impiegato nemmeno cinque ore per finire. Solitamente per una versione abbiamo molto meno tempo, in questo modo invece abbiamo potuto lavorare e ricontrollare con calma. Inoltre, il testo scelto non era così complicato – sottolinea il maturando del Forteguerri, che sogna di diventare medico – A inizio settembre ho il test d’ammissione: sto studiando sia per quello che per l’orale, non è facile. Certamente mi aspetta un’estate sui libri".

Dall’indirizzo classico a quello economico sociale, la musica non cambia. "Mi sembra di aver fatto meglio rispetto alla prima prova, nella quale ho trattato il tema Covid. Cosa voglio fare dopo il liceo? Cercherò di entrare a psicologia, anche se prima c’è da pensare all’orale e a chiudere al meglio questo capitolo", afferma Marta Michelacci. Le fanno eco Martina Minelli e Regina Landini. "C’era tanta preoccupazione per questa prova, però sinceramente ci aspettavamo qualcosa di più complesso – ammettono – L’orale? Saremo fra le prime e questo da una parte ci consente di non finire troppo in là, ma dall’altra ci spinge a ripassare senza sosta nei prossimi giorni. L’importante comunque sarà mantenere la calma". Fra gli argomenti trattati dagli studenti anche la figura di Don Lorenzo Milani. "Sono soddisfatta, ma dopo la prima prova ero più tranquilla una volta uscita di scuola – la testimonianza di Rebecca Meucci, alunna dell’indirizzo scienze umane del Forteguerri – Università? Credo che punterò su logopedia e se non dovesse andare, penserò ad un’alternativa".

Conclusa la prova, i dubbi non mancano. "Purtroppo mi sono accorta di una dimenticanza non appena consegnato il compito, ma può capitare – dice Carlotta Tredici, sempre dell’indirizzo scienze umane – Ora mi concentro sulla preparazione dell’orale, previsto per il 2 luglio. Ho tempo a sufficienza per presentarmi pronta davanti alla commissione". Sono chiamate all’ultimo sforzo pure Alice Lotti e Lucrezia Bobini. "La seconda prova era quella che ci creava i maggiori grattacapi alla vigilia, ma pure l’orale non sarà un passeggiata. Incrociamo le dita, non vediamo l’ora di esserci tolte questo peso di dosso".

Francesco Bocchini