Matilde, volata via a 18 anni. In dono il diploma di maturità

Anche una sorpresa voluta dal liceo Forteguerri durante il toccante momento con ins egnanti e amici in ricordo della ragazza vittima di un sarcoma raro

Commemorazione di Matilde Capecchi (Acerboni/FotoCastellani)

Commemorazione di Matilde Capecchi (Acerboni/FotoCastellani)

Casalguidi (Pistoia), 28 giugno 2020 -  Ha avuto quell’addio collettivo che non ha potuto ricevere due mesi fa, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. La cerimonia che oggi  è stata organizzata da Bernardo e Silvia nel campo sportivo di Casalguidi, in memoria della figlia Matilde Capecchi ha celebrato la vita di questa giovane vita spezzata da una malattia rara a soli 18 anni. Ogni singolo minuto, ogni singolo intervento che familiari, amici, professori, scout, compagni di sport hanno a lei dedicato ha consentito anche ad un perfetto estraneo di conoscere i suoi 18 anni di vita in poche ore. Testimonianze toccanti di come Matilde abbia affrontato con gioia, determinazione e passione gli ultimi anni della sua breve vita. La forza che ha avuto di lottare ogni giorno senza arrendersi davanti a quel dolore alla gamba comparso all’improvviso mentre si allenava sull’adorata pista di atletica.

E in occasione della nascita dell’associazione a lei dedicata che si occuperà di raccogliere fondi per la ricerca sui tumori rari, la preside del liceo Forteguerri, Anna Maria Corretti, ha consegnato alla presenza di tutti i docenti e dei compagni di classe, ai genitori di Matilde il diploma di maturità in memoria della ragazza. Maturità che Matilde avrebbe dovuto affrontare proprio in questi giorni al termine dei suoi lunghi 5 anni di studio.

"Matilde Capecchi era della classe quinta 5 G del liceo Forteguerri – ha detto Corretti – Sono qua a dire, nel ruolo di preside, che ha compiuto meritatamente da sola fino in fondo un percorso scolastico. Abbiamo accelerato le pratiche burocratiche per avere questo titolo in anticipo proprio per lei. Se la maturità vuol dire impegnarsi, studiare, Matilde lo ha fatto. La sua maturità l’ha testimoniata ancora prima, perché a scuola ogni giorno, nonostante la malattia ci regalava il sorriso. Il suo è un diploma meritatissimo". Durante il lungo pomeriggio hanno preso la parola tantissime persone. Dagli amici degli scout, a quelli di atletica, ai professori, dalle compagne di classe alle amiche del cuore fino alla famiglia. "Ricordo bene i tempi di Pisa di quando riempivamo quelle giornate con il pranzo al mare. Volevi che venissi io con te all’ospedale perché dicevi che portavo fortuna – sono state le parole di Giovanni, fratello di Matilde – Dentro di me pensavo che la tua morte era troppo, era contro natura. Nei momenti di riflessione pensavo al tuo orale di maturità, all’università che avresti scelto, alle tante soddisfazioni che ci potevamo togliere e ora Mati chi chiamo? Io non lo so. Devo sforzarmi di andare avanti con te. Mi manchi sorellina". «Spesso mi affaccio fuori dalla finestra per guardare il tuo balcone e ti vedo ancora lì nella tua camera a studiare – ha detto al microfono la sua amica del cuore - Ti vedo sempre lì nelle strade di Casalguidi. Mi mancano i tuoi abbracci improvvisi, mi manca camminare a braccetto con te, le nostre cene, i nostri sabato sera. Ci hai lasciate qui a continuare questo viaggio da sole. Sei con noi in qualunque momento e ci rincontreremo". Al termine papà Bernardo ha dedicato alla figlia una bellissima poesia per poi far volare dei palloncini . "La Onlus è stata creata per ricordarla – ha concluso mamma Silvia- Il grande amore che Matilde ha donato sta tutto tornando. Il giorno del suo funerale, in piena pandemia, c’era un paese intero a salutarla. Spero tanto che rimanga sempre in un pezzetto del cuore di tutti". Michela Monti