Massaggi alle alunne Il professore si difende davanti ai giudici "Si sono suggestionate"

È durato più di un’ora il lungo l’esame dell’insegnante a giudizio con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di cinque bambine. Il caso nel 2017, la denuncia e le indagini: la sentenza è attesa per luglio.

Massaggi alle alunne  Il professore si difende  davanti ai giudici  "Si sono suggestionate"

Massaggi alle alunne Il professore si difende davanti ai giudici "Si sono suggestionate"

Ha negato ogni accusa, spiegando come in nessuna occasione abbia mai superato i limiti con le sue alunne. Un comportamento integerrimo il suo, come hanno confermato durante l’istruttoria dibattimentale anche diversi ex colleghi, sia professori che collaboratori scolastici. E’ durato oltre un’ora, ieri pomeriggio nell’aula Signorelli del tribunale di Pistoia, davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Billet (al latere i giudici Amoresano e Cerrone) il lungo esame del professore di 46 anni, accusato di violenza sessuale nei confronti di alcune sue alunne. I fatti, lo ricordiamo risalgono al 2017 e sono avvenuti in una scuola secondaria di primo grado della piana pistoiese (di cui omettiamo il nome a tutela delle bambine). Ad accusarlo furono in cinqueo. Quattro bambine di appena 11 anni. I loro racconti, precisi e concordanti, descrivevano uno stesso copione: gli approcci del prof, stando alle ricostruzioni delle allieve, avvenivano nei momenti in cui si trovavano da sole con lui in classe, durante la ricreazione o nell’ora di sorveglianza cioè nella pausa pranzo o nell’ora di alternanza, per chi di loro aveva scelto di non seguire l’insegnamento di religione, o nell’ora.

Carezze nella zona del seno, palpeggiamenti, strusciamenti da dietro. In un caso, una ragazzina avrebbe dovuto spostare fisicamente l’insegnante, pur di riuscire a liberarsi da quell’abbraccio molesto. Era il dicembre del 2017. Neanche un mese dopo il prof, oggi 46enne, fu sospeso dall’istituto. Le indagini, condotte dai carabinieri della locale stazione, sotto la direzione della Procura di Pistoia, pubblico ministero Giuseppe Grieco, si sono concluse poco dopo e hanno portato al rinvio a giudizio del docente. In un primo momento era stata richiesta l’archiviazione, a cui le parti civili si sono opposte. L’insegnante, difeso dall’avvocato Lorenzo Santini, ha sempre respinto tutte le accuse.

E ieri pomeriggio ha risposto con puntualità alle domande del pubblico ministero Luigi Boccia e a quelle degli avvocati di parte civile: le famiglie delle alunne si sono costituite parti civili nel procedimento e sono rappresentate dagli avvocati Francesca Bartoletti, Andrea Torre e Francesca Barontini del foro di Pistoia.

Secondo quanto sostenuto ieri in aula dal professore, le bambine si sarebbero suggestionate a vicenda, anche durante i racconti resi alle loro famiglie. Un meccanismo che può, in alcuni casi accadere.

A sporgere denuncia nel 2017 furono appunto le famiglie delle bambine, che all’epoca dei fatti erano in classi diverse dell’Istituto, e che avrebbero raccontato le presunte molestie alle loro madri. Subito furono avviate le indagini dei carabinieri che hanno portato al rinvio a giudizio del professore. Oggi l’insegnante è tornato a svolgere il suo lavoro in due istituti, uno pubblico e uno privato.

La prossima udienza è fissata per il 5 luglio, giorno in cui si svolgerà la discussione e in cui è attesa, con tutta probabilità, la sentenza.

Martina Vacca