"Malattie professionali in crescita costante"

Uno sportello pilota Anmil aprirà in via Puccini. 300 denunce di patologie correlate al lavoro nel 2021. E si continua a morire d’amianto

Crescono in maniera costante le malattie professionali in provincia di Pistoia. Secondo i dati dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), soltanto nel 2020 (anno di maggiore impatto dell’emergenza sanitaria scatenata dalla diffusione del covid), c’è stato un calo di denunce. Per il resto siamo passati delle 252 denunce effettuate nel 2017, alle 281 del 2018 fino ad arrivare alle 297 del 2021. Le diagnosi relative allo scorso anno riguardano malattie del sistema osteo-muscolare (176), del sistema nervoso (27), tumori (15), malattie dell’orecchio (13), del sistema respiratorio (7), della cute (3) e disturbi psichici e comportamentali (2). Quelle riconosciute dall’Inail, sempre nel 2021, sono state 102.

Per tutelare in maniera adeguata i lavoratori nei confronti soprattutto delle nuove malattie professionali, Anmil apre a Pistoia, dalla prossima settimana, uno sportello pilota, per indirizzare i lavoratori verso le visite di screening, ma anche, nel caso ne venga riscontrata la necessità, nell’istruire tutte le pratiche per il riconoscimento della malattia da parte dell’Inail.

"Lo sportello – spiega Daniele Manetti, che fa parte della commissione tecnica dell’Anmil regionale per le malattie professionali – apre in via Puccini 9, dove fino a ora c’era l’ufficio dedicato alle malattie amianto-correlate. Nei prossimi giorni forniremo gli orari precisi di apertura nei quali sarà presente una persona in grado di dare tutte le informazioni necessarie a chi ha bisogno di aiuto".

"Questo sportello è un’eccellenza regionale che vorremmo si espandesse in tutta la Toscana – sottolinea Alessandro Grassini, presidente regionale Anmil –. Qui daremo la possibilità a tutti i lavoratori alle prese con una malattia professionale di avere una risposta: un accompagnamento vero e proprio per uno screening e anche per quanto riguarda il riconoscimento della malattia da parte degli enti preposti".

Lo sportello per le malattie amianto-correlate non sarà smantellato, ma diventerà parte del nuovo servizio. Di malattie amianto-correlate, infatti, a Pistoia si continua a morire, anche nel silenzio, come in gran parte delle città che hanno avuto un passato industriale in cui questo materiale era molto utilizzato.

A Pistoia veniva impiegato nella più grande fabbrica della città e nelle aziende dell’indotto per coibentare i convogli ferroviari. Quello che più fa paura adesso è il 2025, l’anno in cui è previsto il picco dei decessi di quanti in quel periodo sono rimasti esposti alle micidiali fibre e hanno sviluppato negli anni successivi il mesotelioma.

"Marco Vettori – aggiunge e conclude il presidente Grassini – , che dette vita alla prima commissione amianto a Pistoia, diceva che il boom dei morti di amianto lo avremmo avuto nel 2025 e noi di questo siamo molto preoccupati, perché nel frattempo purtroppo stiamo contando già tante vittime".

Patrizio Ceccarelli