L’ipotesi piace al sindaco: "Fiducia nella proprietà". E la piazza è in fermento

"Operazione di consolidamento, valorizzazione e sviluppo. Ne ero al corrente". Intanto i tifosi sognano: l’ottimismo di Becagli e dell’indimenticato ex Meini .

Le bocche adesso non sono più così cucite. Normale, dopo la conferma del Pistoia Basket 2000 riguardo al possibile ingresso in società di investitori americani. Se nei giorni scorsi, quando all’indiscrezione che avevamo riportato mancava ’il timbro’ da parte del club biancorosso, il sindaco Alessandro Tomasi aveva preferito rimanere in silenzio, stavolta la musica è diversa, con il primo cittadino a esprimere le proprie idee in merito all’operazione. "Ho piena fiducia nella proprietà e nel fatto che stia lavorando per perseguire un obiettivo di consolidamento, valorizzazione e sviluppo del progetto iniziato e portato avanti in questi anni – afferma il primo cittadino –. La proprietà mi ha aggiornato fin dall’inizio della trattativa – aggiunge –. Certamente è un momento delicato e riservato in cui occorre solo lasciar lavorare la società – conclude Tomasi –, ma l’augurio è che qualsiasi obiettivo che punti ad avere a Pistoia investitori seri possa essere raggiunto".

Con la trattativa ormai entrata nella sua fase calda, non mancano le reazioni della piazza. A cominciare da quella dei tifosi. "Leggendo queste notizie, mi sento fiducioso e ottimista: la considero un’opportunità considerevole – è il pensiero di uno storico appassionato del Pistoia Basket come Francesco Becagli –. Evidentemente, il lavoro svolto negli ultimi anni dalla dirigenza e dalla squadra ha consentito alla società di attirare su di sé i riflettori. Di fatto, questa realtà è diventata appetibile, non solo in Italia ma anche all’estero. Ben vengano degli investitori da fuori, a patto ovviamente che non si perda il senso di appartenenza, vero punto di forza del Pistoia Basket. Ma mi fido della società: hanno sempre avuto una gestione intelligente".

Segue l’evolversi della situazione con grande curiosità anche Guido Meini, oggi dirigente della Gema Montecatini, ma dal 2012 al 2014 in forza al Pistoia Basket nelle vesti di playmaker. "Questo interessamento degli americani nei confronti del club biancorosso mi sembra in linea con quelle che sono le dinamiche che stanno investendo lo sport italiano negli ultimi anni. Basti pensare al calcio oppure all’esempio di Varese per restare nel basket. La piazza merita il massimo sforzo da parte di chi deciderà di entrare in società. In questi anni si è ottenuto tanto da varie realtà del territorio: se dovessero arrivare forze nuove, sarebbe una notizia positiva. L’augurio è che tale operazione accresca la passione che si respira a Pistoia".

Francesco Bocchini