L’invenzione di Giancarlo Innocenti è tornata a casa

La famiglia ha donato al Fedi-Fermi, la sua ex scuola, il brevetto e il modellino del sistema anti-bloccaggio per gli ascensori

Un dispositivo di emergenza per ascensori, che in caso di interruzione improvvisa della corrente elettrica è in grado di riportare al piano la cabina, in modo del tutto automatico e senza creare disagi a chi è al suo interno. Un’invenzione straordinaria messa a punto da un pistoiese, Giancarlo Innocenti, che la brevettò nel 1965. Innocenti, ex studente dell’Istituto tecnico e tecnologico di Pistoia (oggi Fedi-Fermi) era nato nel 1929 ed è recentemente scomparso. I suoi familiari hanno deciso di donare il brevetto, che oggi ha un valore soprattutto simbolico e il modellino del dispositivo, alla ex scuola di Giancarlo, il Fedi-Fermi di Pistoia appunto, affiche sia di stimolo agli studenti di oggi. Il congegno è costituito da un quadro di distribuzione a bassa tensione e a corrente continua, alimentato da batterie ricaricabili a 24 Volt, collegato ad un motore che in caso di blocco entrava automaticamente in funzione fornendo l’energia meccanica necessaria per riportare la cabina al piano.

Fu considerata, all’epoca, l’invenzione del secolo, di cui si occupò tutta la stampa nazionale, con qualche eco anche all’estero.

"È stato il primo brevetto al mondo come dispositivo di emergenza per liberare le persone che rimanevano chiuse nell’ascensore per mancanza di energia elettrica o per guasto – spiega il figlio dell’inventore, Luigi Innocenti –. Mio padre lo brevettò nel settembre del 1965 e a novembre ci fu il primo grosso blackout a New York, dove rimasero intrappolate migliaia di persone negli ascensori. In quelli dove era stato montato da poche settimane, il dispositivo si dimostrò provvidenziale. Lui lo brevettò ad Avellino, perché aveva lì un cognato che era costruttore edile, quindi ebbe a disposizione un palazzo per sperimentare questo apparecchio". "L’istituto tecnico-tecnologico Fedi-Fermi – spiega il presidente Graziano Magrini – è il luogo adatto per accogliere questo dispositivo, che rimarrà stabilmente in esposizione nella nostra scuola. La donazione dell’apparecchio e l’allestimento della postazione si sono resi possibili grazie al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia".

Patrizio Ceccarelli