L’inceneritore andrà ancora avanti "Non c’è nessun progetto serio"

L’attacco del centrodestra di Montale: "Ancora sul tavolo nessuna ipotesi di riconversione e la scadenza è tra un anno"

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"L’inceneritore di Montale resterà attivo ancora per molti anni, dato che manca una benché minima programmazione su una sua riconversione". Il centrodestra di Montale ha presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti sul futuro dell’inceneritore visto che manca poco tempo al 2023, l’anno indicato dal sindaco di Montale come quello della dismissione dell’impianto e ancora non c’è sul tavolo nemmeno un’ipotesi sul nuovo impianto che dovrebbe sostituire quello attuale.

"Nel febbraio del 2022 – ricorda il gruppo di Centrodestra – il Cis doveva pubblicare un avviso pubblico per la manifestazione di interesse per individuare un soggetto interessato a investire nella riconversione dell’impianto, ma dal sito internet del Cis non risulta che tale avviso sia stato pubblicato". L’unica ipotesi di impianto finora avanzata per Montale è quella di un gassificatore, proposto dalla ditta Semidas srl nell’ambito nella manifestazione di interesse promossa dalla Regione ma tale impianto è stato ritenuto dalla stessa Regione come non coerente con i requisiti richiesti e quindi non rientra nei 37 impianti che si stanno valutando a livello regionale per i rifiuti solidi urbani. "A pochi anni dalla ipotetica dismissione dell’inceneritore – sostiene il Centrodestra – che sia il 2023 o anche il 2025, non c’è nessuna seria ipotesi per la sua ristrutturazione o sostituzione, cosa che richiederebbe molto tempo e una progettazione complessa".

Il centrodestra fa notare inoltre che la ditta Ladurner, a cui è stata rinnovata, tramite un bando pubblico, la gestione dell’impianto "investe per far ottenere all’impianto la qualifica R1, cioè di impianto a recupero energetico, che è necessaria perché un termovalorizzatore prosegua l’attività e questo avvalora la nostra ipotesi che l’inceneritore resterà attivo per molti anni ancora".

L’interpellanza si conclude con la richiesta di sapere se è vero che l’avviso del Cis non è stato ancora pubblicato e qual è la ragione della mancata pubblicazione. L’interpellanza è firmata dai consiglieri Alberto Fedi, Franco Vannucci, Giulia Meoni e Lorenzo Bandinelli.

Giacomo Bini