Allo zoo di Pistoia arriva il leone Mufasa. "Soccorso in Lituania dopo i maltrattamenti"

Il bellissimo leone salvato da una struttura in Lituania dove è stato detenuto illegalmente per anni. Poi le cure e ora la rinascita

Il leone Musafa

Il leone Musafa

Pistoi, 3 luglio 2022 -  Non ha incrociato ancora lo sguardo di nessuno dei visitatori, quasi neppure della ‘sua’ Sarabi, la leonessa con la quale da una manciata di giorni condivide lo stesso tetto di stelle. Nessun tempo viene forzato qui, si ricalca il più possibile il ritmo della natura. E la Natura oggi dice che occorre aspettare quanto basta perché Mufasa possa ambientarsi, conoscere, capire. Ritrovarsi anche, dopo momenti bui.

Ma non importa incrociarlo per poter annunciare la notizia: il ‘Re’ al Giardino Zoologico di Pistoia è tornato e ancora una volta la missione per la quale il Giardino vive, cresce e si alimenta dimostra di aver fatto centro. Perché lo Zoo di Pistoia è prima di tutto un progetto di salvaguardia e tutela, oltre che di recupero di situazioni complesse che vedono al centro gli animali. Mufasa, questo il nome del leone che va ad occupare il posto di Sioux – fisico, non certo del cuore, e qui al Giardino dove ogni ospite è famiglia neppure occorre dirselo –, spentosi all’età di 18 anni dopo una malattia nell’aprile scorso, è l’ennesima prova del senso dell’attività decennale del Giardino Zoologico pistoiese. Detenuto per anni illegalmente e in condizioni tutt’altro che raccomandabili in una struttura in Lituania, Mufasa è stato prelevato assieme ad altri animali ospiti di quel parco da volontari del gruppo di supporto di Animal Asia Foundation, per conto dell’associazione affiliata ‘Salviamo gli orsi della luna’ che lo hanno condotto in un centro di recupero per la fauna selvatica in Belgio, l Natuurhulpcentrum Opglabeek, struttura anche questa afferente all’Eaza, Associazione europea degli zoo e degli acquari, secondo le indicazioni dei coordinatori dei programmi di riproduzione delle specie in via di estinzione. Infine l’ultimo viaggio della vita ritrovata, quello che dopo un totale di oltre duemila chilometri percorsi ha condotto Mufasa allo Zoo di Pistoia, là dove il cuore batteva ancora nel ricordo di Sioux e nel desiderio di colmare questa voragine affettiva.

"Mufasa è arrivato da noi venerdì mattina – racconta il direttore del Giardino, il dottor Paolo Cavicchio –, dopo un’operazione di recupero condotta in collaborazione tra le autorità e i volontari, assieme anche a un team tutto italiano di veterinari che ha curato il trasferimento dalla Lituania al Belgio. I colleghi ci dicono che in base alle indagini fatte Mufasa dovrebbe avere intorno agli otto anni di età, anche se resta sempre complesso risalire all’anagrafe dei leoni quando questi già sono adulti. Adesso è in fase di ambientamento. Con Sarabi, la leonessa anziana quanto lui arrivata a suo tempo da uno zoo della Danimarca, si annusano, si vedono, hanno iniziato a frequentarsi. Considerando comunque l’alto grado di socialità dei leoni stimiamo che in periodo che può andare da qualche giorno a qualche settimana l’avvicinamento e il riadattamento possano compiersi senza difficoltà".

linda meoni