"Le palestre chiedono rispetto"

Francesco Turi (Universo): "Non si può penalizzare un intero settore: controllare e punire chi non è in regola"

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Palestre e piscine, aperte o chiuse? Il governo ha rinviato il verdetto su un’eventuale chiusura di palestre e impianti al chiuso. Queste le parole del premier Conte: "C’è stato un intenso dialogo anche il Comitato tecnico scientifico. Abbiamo notizie varie e contrastanti: molto spesso i protocolli sono rispettati, altre volte ci giungono notizie che non sono rispettati. Daremo una settimana per adeguare i protocolli e verificarne il rispetto. Se questo avverrà, non ci sarà ragione di chiudere le palestre. Altrimenti, saremo costretti a interrompere le attività nelle palestre e nelle piscine". Il mondo dello sport e gli imprenditori di questo settore non l’hanno certo presa bene. I titolari dei centri fitness locali si sentono presi in giro, quasi come se questi ultimi sei mesi in cui palestre e piscine sono state operative con protocolli di sicurezza, distanza personale e sanificazioni continue, non siano mai esistiti o comunque non riconosciuti.

"Hanno deciso che le palestre e le piscine saranno aperte. Ma siccome a quanto pare qualcuno non rispetta i protocolli, la decisione definitiva è stata rimandata – commenta Francesco Turi (foto a lato), titolare della palestra Universo in via dell’Olmo –. Sembra che il governo voglia valutare in una settimana ciò che non è stato in grado di valutare dal 25 maggio. E’ offensivo per chi ha investito tanti soldi per rispettare un protocollo molto rigido. Se ci sono strutture che non sono in regola si facciano sanzioni, ma non si può penalizzare un intero settore. In un Paese che vive di precarietà e lavoro temporaneo sono importanti tutte le attività, figuriamoci lo sport che è salute, aggregazione, crescita individuale fisica e mentale, prevenzione alle malattie, professionalità e ottima organizzazione. Una attività essenziale". Insomma, per gli addetti ai lavori non è giusto che a pagare sia un’intera categoria, servono invece organi di controllo in grado di verificare i luoghi in cui i protocolli anticontagio non sono rispettati e intervenire per sospendere le attività che non risultino in regola.

Tanti centri fitness pistoiesi hanno annunciato ai propri clienti che le sanificazioni continuano, che non si sono mai interrotte e che nelle loro palestre si rispettano le norme. Non si arrendono certo all’idea di farsi chiudere senza motivo. "La nostra categoria chiede rispetto – conclude Turi – . Noi sportivi siamo abituati alle sfide. Stamattina (ieri, ndr) abbiamo aperto più determinati di sempre a vincere questa sfida nel rispetto delle regole e della salute di tutti".

Samantha Ferri