E’ ripreso ieri mattina, nell’aula Signorelli del tribunale di Pistoia, davanti al collegio presieduto dal giudice Stefano Billet, il processo che vede imputata l’ex agente della polizia Municipale di Agliana, Claudia Vilucchi, accusata in concorso con l’ex comandante Lara Turelli di aver vessato per mesi i colleghi del comando. I reati contestati vanno dall’abuso d’ufficio, al falso ideologico, e poi minaccia, calunnia, atti persecutori e rivelazione di atti d’ufficio e, per la sola Turelli, di furto (avrebbe sottratto le chiavi dell’auto di un agente), peculato e truffa. La posizione dell’ex comandate Turelli è stata stralciata, dopo che il collegio ha accolto l’eccezione presentata dal suo legale riguardante la relazione del consulente tecnico informatico. Ieri mattina invece il collegio ha sciolto la riserva su un’eccezione presentata dagli avvocati Piero Santantonio e Crocifisso Giordano, legali di Vilucchi. Secondo i giudici, le intercettazioni effettuate durante le indagini sono a tutti gli effetti ammesse come prove, contrariamente a quanto sostenuto dai legali di Vilucchi, secondo i quali invece sarebbero state registrate in una data (fino al 28 di marzo) antecedente alla effettiva entrata in servizio dell’agente. "Vilucchi – ha spiegato l’avvocato Giordano – in quelle date era una semplice cittadina, e non un pubblico ufficiale, in quanto ha assunto la qualifica di agente dal 30 marzo 2020". Si riprende il 4 maggio. Martina Vacca