L’atteso ritorno dell’effervescente Krilov

Domani sera al Manzoni il concerto che chiude la stazione sinfonica. Accanto al grande violinista russo l’Orchestra Leonore

Un violinista tra i più originali e straordinari al mondo, considerato da Rostropovich come uno dei più grandi talenti del nostro tempo, anima il concerto conclusivo della 17ª stagione sinfonica di Associazione Teatrale Pistoiese e Fondazione Promusica. Serghej Krylov torna domani sera a Pistoia, sul palco dal Teatro Manzoni (ore 21.00), per unirsi all’Orchestra Leonore e al suo direttore Daniele Giorgi. L’effervescente musicalità, il virtuosismo strabiliante, l’intenso lirismo e la bellezza del suono sono solo alcuni elementi che lo hanno reso inconfondibile. Nato a Mosca da una famiglia di musicisti, ha iniziato lo studio del violino a cinque anni completando la sua formazione alla Scuola Centrale di Mosca. A soli sei anni ha tenuto il suo primo concerto pubblico e a dieci ha debuttato con l’orchestra, calcando i maggiori teatri d’Europa. Negli ultimi anni è stato ospite delle più importanti sale da concerto del mondo e dal 2008 è anche direttore musicale della Lithuanian Chamber Orchestra, con la quale ama esplorare nel doppio ruolo di direttore e solista un repertorio molto ampio, dal barocco alla musica contemporanea. Krylov sarà interprete del Concerto per violino e orchestra op. 35 di Cajkovskij: una delle pagine più popolari e amate del repertorio violinistico. Scritto di getto tra il marzo e l’aprile del 1878 a Ginevra e inizialmente giudicato ineseguibile, dovette aspettare tre anni prima di ricevere la sua prima esecuzione che avvenne alla fine del 1881 per mano di un giovane virtuoso, Adolf Brodskij, ricevendo una tiepida accoglienza da parte del pubblico e una netta stroncatura della critica. Tra le recensioni, destò scalpore quella di Edward Hanslich, che lo etichettò come rozzo, pretenzioso e brutale, a dispetto della fortuna che il pezzo ha incontrato nel tempo. Ma la serata si apre nel segno di una consuetudine che caratterizza da anni i programmi della stagione sinfonica e che vede l’orchestra Leonore alle prese con un repertorio raro e ingiustamente trascurato. Sarà eseguita la Kaledonische Suite op. 54 del musicista viennese Hans Gál, costruita su danze e melodie tradizionali scozzesi. Nato nel 1890 nei dintorni di Vienna in una famiglia ebrea di origine ungherese, Gál fu una delle vittime illustri dell’epurazione nazista e tutti i suoi lavori furono messi al bando e bollati come "arte degenerata". Costretto a rifugiarsi in Gran Bretagna, il musicista si stabilì a Edimburgo dove morì nel 1987 all’età di 97 anni: la suite è quindi un omaggio affettuoso alla sua terra d’adozione.

Alle atmosfere nordiche è dedicato anche il gran finale: la Sinfonia op.56 "Scozzese" di Mendelssohn, ispirata dal viaggio compiuto in Scozia nel 1829. Visitando Holyrood Palace e la cappella dell’incoronazione di Maria Stuarda a Edimburgo, il compositore annotò il tema che apre il primo movimento, ma la sinfonia fu sviluppata negli anni successivi e portata a termine solo nel 1842. Biglietteria Teatro Manzoni 0573.991609- 27112; www.teatridipistoia.it – www.biglietteriaveloce.it

Chiara Caselli