"La soluzione non è quella di chiudere i locali"

I titolari di bar e ristoranti delusi e arrabbiati per le scelte del Governo: "Il virus non si diffonde ai nostri tavoli, il contagio è altrove"

Migration

di Michela Monti

Critiche e disperazione. Le voci di baristi, ristoratori, proprietari di palestre e piscine e del personale del mondo dello spettacolo pistoiese ieri si è levata a gran voce dopo la firma del nuovo Dpcm da parte del premier Conte. Persone deluse e arrabbiate della scelta di penalizzare attività che, a detta di tutti, sono sicure e sulle quali gli imprenditori hanno investito molto per renderle idonee alle norme anti contagio. Una lunga lettera social è arrivata ieri mattina da Daniele Andreotti, proprietario del locale Voronoi in piazzetta degli Ortaggi: "Alcune piccole riflessioni caro presidente Giuseppe Conte – scrive nel suo profilo social - La soluzione difronte ad una pandemia mondiale nessuno ce la può avere se non lavorare giorno e notte per tirare fuori un cavolo di vaccino. Comunque caro presidente Giuseppe Conte qualche posto di terapia intensiva in più si poteva fare quest’estate visto che la previsione di un aumento di contagi ce l’avevate? Ieri sera (ndr sabato) tornando a casa da lavoro dopo mezzanotte inoltrata vedo 20 ragazzini tra i 15 e 17 anni più o meno e tutti vicini uno all’altro e tutti senza mascherina. Ora io dico caro Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, sono i ristoranti, bar, palestre ecc.. i luoghi dove si diffonde il virus?? Venga a controllare nel mio locale. Le rispondo già io, non penso proprio. Ma lei chiude me ed i miei colleghi. Visto come sopra Giuseppe Conte Presidente vediamo di tirare fuori i soldi velocemente e no parole, perché le parole sono finite. Noi sacrifici li abbiamo già fatti caro presidente, lei e i suoi colleghi li avete fatti?Non mi risulta.. Se non trovate i fondi, iniziate a tagliarvi gli stipendi. A questo giro si viene tutti a Roma caro Conte Presidente". Gli fanno eco altri titolari di ristoranti a partire dal presidente del centro commerciale naturale Francesco Becagli che pensa di organizzare una protesta pacifica lasciando il locale aperto oggi pomeriggio dopo le 18. Delusione anche dal mondo sportivo. La Cogis di Montale mostra la piscina dove erano presenti dei nuotatori che mantenevano rigorosamente le distanze. Ad Agliana invece Romy Betti titolare del bar, paninoteca e ristorante "Grazie Rosa" ha lanciato un video messaggio al premier. In pochi secondi di commozione Romy ha spiegato che continuerà a lavorare servendo pranzi e cene (quest’ultimi a domicilio) e sottolineando, rivolgendosi al premier, che non mollerà. "Giuseppi non me lo togliete il sogno". Preoccupata anche l’attrice Monica Menchi per la chiusura del settore: "Io lavoratrice non essenziale, insieme a migliaia di persone. Peccato non si capisca che siamo un solo corpo. Se parte un organo si ferma tutto. Per sempre". Ieri c’è stata anche una singolare iniziativa di protesta. Al ristorante StilNovo in centro storico a Pistoia si è pranzato senza pagare nulla. A pagare sono stati alcuni soci del locale che in questo modo hanno voluto attivare una sorta di protesta pacifica contro il provvedimento del Governo che prevede la chiusura dei ristoranti alle 18 di sera. Presente oltre ai titolari, anche Vittoriana Gariboldi delegata Coni di Pistoia. Un modo per dire no alle restrizioni previste dalla bozza del nuovo Dpcm che firmato proprio in quelle ore dal presidente del consiglio Giuseppe Conte.

Sull’ultimo Dpcm è intervenuto anche il presidente della Confartigianato Alessandro Corrieri: "Non rimarremo impassibili ad ascoltare la conferenza stampa del Presidente Conte. Il nuovo Dpcm ha annunciato nuove misure per arginare la pandemia, con pesanti limitazioni a bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e pizzerie, palestre e piscine. Un vero e proprio colpo di grazia che non accettiamo. Si trovino subito risorse per aiutare le imprese ed evitare un’ecatombe economica dovuta alla sicura chiusura di tante attività. Non possiamo perrmetterci di chiudere nessuna attività, ribadiamo ancora una volta che le aziende sono sicure. Ci domandiamo, quali sono stati i risultati dei controlli paventati dal Governo per le attività di palestre e piscine? È stato chiesto loro di mettersi a norma e adesso minacciano di chiuderle? Assurdo. Lo ha ribadito anche la Federazione Italiana Nuoto (Fin) in un suo comunicato su i controlli effettuati in tutta Italia, che hanno dimostrato la sicurezza e il rispetto dei protocolli da parte di tutti gli operatori del settore. Chiediamo alle istituzioni controlli quelli si, ma sopratutto di non chiudere le nostre attività perché per tanti sarebbe impossibile riaprirle". .