La ‘Notte rossa’ dell’Avis Musica e risate in piazza

Donatori di sangue protagonisti assieme ad artisti come Hendel, i Dik Dik,. Pacini, Lepri e Berti. Tanto pubblico e la soddisfazione del presidente Zannerini.

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Anche in questo particolare anno la città ha avuto la sua Notte Rossa. L’altra sera l’Avis ha animato la città con tanto intrattenimento per le vie del centro. I cuori rossi erano ovunque, non solo quelli dei palloncini colorati, ma soprattutto quelli dei tanti volontari di Avis Pistoia presenti. Anche se in versione ridotta rispetto alle edizioni precedenti, in vari punti del centro si potevano ammirare spettacoli di magia, musica, l’esposizione dei mitici "cinquini", o si poteva incontrare lo spettacolo itinerante delle giovani trampoliere Mia e Irene della compagnia Fool Circus. Sul palco di piazza Duomo il fulcro della serata introdotta dal tenore pistoiese Luca Pacini, che ha scaldato gli animi del pubblico prima di cedere la scena a Silvia Lepri e al suo humor. I due hanno aperto le danze in attesa dell’arrivo di Paolo Hendel a questa notte "una delle poche cose rosse rimaste a Pistoia" ha dichiarato il comico una volta sul palco.

Hendel poi ha raccontato con un giusto pizzico di leggerezza questo periodo storico, strappando risate a crepapelle: "Mi fa molto piacere essere qua alla serata di Avis Pistoia – ha detto l’attore – con la giusta prudenza e il rispetto delle regole, perché sappiamo che non è finita. È però bello vedere che c’è la voglia di stare insieme ed è veramente eroico l’impegno dei volontari donatori di sangue". Il comico ha poi ceduto il testimone alla musica dei Dik Dik. Il gruppo ha proposto alcuni dei suoi successi, accompagnato per qualche pezzo dal formidabile Fabrizio Berti con la sua armonica, e ha dato al pubblico l’opportunità di ascoltare l’ultimo lavoro prodotto tra gli altri dal pistoiese Luca Nesti. "È stata una bella serata e la città ha risposto – ha affermato Igli Zannerini, presidente dell’Avis Pistoia – c’è bisogno di mandare un segnale positivo, di ripresa, rispettando le raccomandazioni e con le dovute precauzioni. Ma dobbiamo riprendere a vivere".

Gabriele Acerboni