La città sotto choc: "Persone molto sfortunate"

Tutti nella zona conoscevano la delicata situazione dei Chiavacci: problemi di salute anche per il 67enne

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Scuotono la testa i conoscenti della famiglia Chiavacci, quando sentono parlare di Alessandro e dei suoi genitori. Dai vicini al bar che a volte frequentavano, tutti sono a conoscenza della delicata situazione di fragilità umana interna alla famiglia stessa. "Il ragazzo guidava spesso lo scooter e la macchina – dicono alcuni che preferiscono mantenere l’anonimato – lo vedevamo andare al bar e suo padre a fare la spesa al negozio di generi alimentari, di solito lui in bicicletta. Non ce la sentivamo di contraddire il ragazzo anche quando aveva comportamenti un po’ spigolosi, proprio per la sua costituzione robusta e la sua natura un po’ spigolosa. Era una famiglia che presentava problemi e il ragazzo sembra che avesse manifestato anche la volontà di farla finita". Una situazione che comunque non preannunciava una possibile tragedia. "Il ragazzo era seguito dal servizio sociale da quanto sappiamo – proseguono i conoscenti – era una famiglia sfortunata. Stamani siamo passati dal luogo dell’incidente e non ci sono proprio nemmeno le strisciate delle frenate quindi la volontà di farla finita forse è un’ipotesi plausibile. Per morire così sul colpo doveva andare forte evidentemente". Le informazioni sono frammentarie e soprattutto coperte da una sorta di pudore per la delicata situazione di fragilità familiare.

Negli ultimi tempi ad aggravare la situazione della famiglia erano arrivati anche problemi di salute per il padre Paolo. Una situazione che deve aver reso ancora più fragile la psiche del figlio. Fino ad arrivare a lunedì sera quando è salito sulla Fiat Punto insieme ai suoi genitori per dirigersi verso un tragico destino.

A.F.