Kobe e l’amore per Pistoia Ora è tutto in streaming

Su Amazon Prime video è uscito il docufilm sugli anni in Italia del Black Mamba. Curiosità, ricordi e una vecchia sfida dove mostrava già di essere un fenomeno

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"Kobe una storia italiana", ma anche pistoiese. Già, perché nel documentario appena uscito su Amazon Prime video c’è molto dell’esperienza dell’ex stella Nba nella nostra città e in particolare a Cireglio, dove ha vissuto da bambino per quasi tre anni (dal 1987 al 1989) insieme al padre Joe, cestista dell’allora Olimpia Pistoia, alla madre e alle due sorelle. Il filmato, diretto da Jesus Garcés Lambert, scritto da Giovanni Filippetto e prodotto da Alessandro Lostia per Indigo Stories, dopo aver ripercorso le tappe a Reggio Emilia e Rieti della famiglia Bryant - concentrandosi ovviamente sulla crescita di Kobe, raccontata da amici di infanzia e da vip - accende i riflettori anche sul trascorso a Cireglio, là dove nemmeno un mese fa non solo è stato organizzato un torneo di tre contro tre in onore del Black Mamba, ma soprattutto gli è stato intitolato il campetto da basket immerso fra i castagni.

Il verde della frazione della Montagna pistoiese è subito protagonista quando arriva il turno di Cireglio. Poi tocca ad Alessia Pierattini, babysitter di Kobe, svelare alcuni retroscena: dalla sorpresa con il quale il paesino accolse la decisione di Joe Bryant di trasferirsi lassù al fatto che la famiglia fosse particolarmente credente, pur non frequentando moltissimo la chiesa. E ovviamente non potevano mancare episodi che rendono bene l’idea dell’immensa passione per la pallacanestro di Kobe. "Da piccolo era una peste – dice sorridendo Pierattini – Palleggiava tutti i giorni da casa fino al campetto". Quel campetto le cui immagini più e più volte vengono mandate in onda e dove Michele Rotella, amico di Bryant, ha conosciuto il suo lato competitivo.

"Quando giocava contro i più grandi non c’erano mai sorrisi. Era un ragazzino ingrugnito e bello grintoso". Successivamente intervengono altri amici di vecchia data come Elisa Maltinti (figlia del compianto Roberto), Riccardo Cappellini e Giacomo Vettori, con quest’ultimo che mostra orgoglioso la sciarpa dei Redskins (il gruppo ultras di Pistoia dell’epoca) autografata dal Kobe bambino. Gli aneddoti si sprecano e nel frattempo viene trasmessa la partita fra Libertas Pistoia e Samarkanda Basket Pistoia nella palestra in via Cino da Pistoia, con in campo anche un giovanissimo (ma già fenomenale) Kobe. A qualcuno, rivedendo certe scene, non potranno che scendere delle lacrime. Francesco Bocchini