Infermiere rubava nel reparto di neurologia Prelievi con i bancomat presi ai pazienti

Chiesto il processo per un cinquantenne. Ha confessato di aver sottratto le carte elettroniche e intascato oltre mille euro

Era in servizio nel reparto di Neurologia dell’ospedale di Prato quando si approfittava dei suoi pazienti a cui sfilava le tessere bancomat con cui andava, poi, in giro a fare i prelievi di soldi. Nei guai è finito un infermiere di 52 anni, residente a Quarrata, per il quale adesso il pubblico ministero Lorenzo Gestri ha chiesto il rinvio a giudizio per furto. A ricostruire gli spostamenti e i furti messi a segno dall’infermiere è stata la squadra mobile di Prato, diretta da Alessandro Gallo. L’uomo messo di fronte alle sue responsabilità non ha potuto fare altro che confessare tutto. Adesso dovrà affrontare il processo.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i fatti risalgono al periodo compreso fra il marzo e il 17 giugno di quest’anno. L’uomo approfittandosi dello stato di difficoltà dei suoi pazienti sfilava le tessere bancomat dai portafogli e, in qualche modo, riusciva a venire in possesso anche del codice pin, oltre a rubare svariati effetti personali delle vittime. Nel giugno scorso, l’uomo ha fatto un prelievo a uno sportello di Quarrata con il bancomat di un paziente prendendo ben 800 euro. A marzo, invece, aveva rubato la tessera di un altro paziente e aveva fatto tre prelievi distinti ma in serie: aveva preso prima 250, poi 200 e dopo ancora 50 euro credendo di farla franca.

In realtà, sono stati gli stessi pazienti a denunciare i prelievi sospetti eseguiti proprio quando loro erano ricoverati in ospedale, nel reparto di Neurologia dove lavora l’infermiere.

La squadra mobile ha cominciato a fare le indagini riuscendo a risalire all’uomo. Non solo. All’interno del reparto, erano stati notati diversi ammanchi nei rifornimenti. Mancavano medicine come antidolorifici e cortisone, e poi mascherine e guanti. Non si sa che cosa ne facesse, se li desse ad amici e parenti o se li tenesse per sé. Fatto sta che l’infermiere si è appropriato di medicinali e dispositivi di sicurezza senza esserne autorizzato. L’ammanco è abbastanza contenuto: si parla di circa 70 euro.

I furti, però, hanno portato gli investigatori dritti all’infermiere senza neppure avere bisogno di installare le telecamere in reparto per avere la conferma. L’uomo è stato tenuto sotto controllo per diverso tempo dagli agenti e poi è stata eseguita una perquisizione disposta dalla procura. Nell’abitazione a Quarrata è stata trovata parte delle refurtiva. A quel punto, l’infermiere, messo alle strette, non ha potuto fare altro che confessare di aver rubato bancomat, effetti personali, mascherine, guanti e medicinali nel reparto dove era stato assegnato.

La procura ha chiesto il rinvio a giudizio, in appena un mese e mezzo dall’ultimo episodio contestato, e ha informato l’Asl dell’accaduto. L’azienda sanitaria ha aperto un procedimento disciplinare per decidere se sospendere l’uomo dal servizio o se adottare provvedimenti ancora più severi.

Laura Natoli