"Inceneritore, nessun vantaggio"

Il bilancio di 40 anni dell’impianto di Montale "A Peccioli invece si danno contribuiti alle famiglie"

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"A Montale quarant’anni con l’inceneritore senza alcun beneficio per i cittadini, mentre a Peccioli dove c’è la discarica sono nate centinaia di piste ciclabili e vengono dati contributi sociali alle famiglie in difficoltà economica". Il confronto Montale-Peccioli è proposto dall’ex assessore alle politiche sociali di Montale Giada Lunghi che, parlando da semplice cittadina, si dice colpita e indignata dal fatto che la comunità di Montale abbia dovuto sopportare senza vantaggi un inceneritore sul proprio territorio. "Ho messo a paragone i due paesi (Montale e Peccioli) l’uno con inceneritore l’altro con discarica – dice Giada Lunghi - ma con storie e risultati completamente diversi. I cittadini di Peccioli hanno subito la discarica ma hanno avuto anche tanti vantaggi, cosa che non possiamo dire per i montalesi. A Peccioli, grazie ad un’amministrazione illuminata, la discarica è divenuta una risorsa per lo sviluppo anche culturale e perfino turistico del paese, cosa che non si può dire per nulla di Montale".

"Almeno avessimo ricavato i soldi per fare una pista ciclabile dal capoluogo alla stazione ferroviaria – continua Lunghi – che sarebbe molto utile, ma non abbiamo ricavato neanche quella come compenso dell’onere di avere l’inceneritore, invece a Peccioli ho costeggiato chilometri di piste ciclabili, inoltre nel comune pisano ricavano, dalla società che la gestisce la discarica una sorta di dividendo sociale che, a seconda dell’Isee, si trasforma in moneta spendibile nei negozi del paese". A Montale, da qualche anno, arriva un ristoro economico per la presenza dell’inceneritore. "Ma i soldi vengono messi nel bilancio comunale", osserva Lunghi.

Giacomo Bini