"Nessuna delle tre proposte sul futuro dell’inceneritore ci convince. Stiamo lavorando per individuare una quarta ipotesi che impegni per tempi più brevi". Il sindaco Luca Benesperi, in merito alle tre ipotesi arrivate sul destino dell’inceneritore di Montale (due di ammodernamento presentate da Alia-Hera e da Ladurner e una di riconversione in un impianto di trattamento di fanghi civili presentata da Iren Ambiente), conferma quanto già detto al termine della commissione ambiente, svoltasi ad Agliana nell’ottobre 2023 proprio per conoscere i tre progetti: "Nessuna delle tre proposte arrivate ci soddisfa". E allora cosa fa il comune di Agliana? "Vogliamo avviare un percorso partecipativo con un consiglio comunale aperto. La scelta sul futuro dell’impianto deve essere ben ponderata".
Ma in cosa consiste la quarta proposta? "Ci stiamo lavorando. E’ una scelta che non dipende dalle singole amministrazioni. Però le tre proposte presentate vincolano le amministrazioni proprietarie dell’impianto, Montale, Agliana e Quarrata, per un tempo molto lungo. L’amministrazione comunale di Agliana non se la sente di vincolare i cittadini per un lungo periodo. Siamo per una eventuale conduzione dell’impianto per un tempo breve. Comunque tutto viene rimandato a un percorso partecipato". Ricordiamo che la chiusura dell’inceneritore di Montale, attivo da 45 anni, inizialmente era prevista per il 2023 ed è stata prorogata al 2024. In seguito all’avviso esplorativo pubblicato da Cis per raccogliere manifestazioni d’interesse per "riconversione" o "ammodernamento" dell’impianto sono arrivate le tre proposte: tutte prevedono miglioramenti ambientali con riduzione delle emissioni e il mantenimento dei 35 posti di lavoro attuali, ma prevedono anche l’incenerimento.
Nella commissione ambiente di Agliana, dove c’erano il presidente di Cis Edoardo Franceschi e rappresentati delle aziende che hanno presentato i progetti, i consiglieri di opposizione avevano messo a fuoco vari aspetti: dalla bonifica del sito su cui insiste l’impianto, ai mancati ristori ambientali per il comune di Agliana, che subisce le ricadute, all’indagine epidemiologica mai conclusa.
L’ipotesi della quarta proposta, in alternativa a quelle sul tavolo, era stata avanzata dal consigliere di maggioranza Alfredo Fabrizio Nerozzi, che ha le deleghe all’ambiente, transizione ecologica, inceneritore ed energie rinnovabili. Da allora non sono state rese note altre proposte, ma Benesperi assicura che il tema è oggetto di attenzione: "La quarta ipotesi non è al momento sul piatto, ma sono in corso incontri con gli altri Comuni e con la Regione". Gli ultimi mesi del mandato di Benesperi saranno impegnativi anche per arrivare a un’alternativa per il futuro dell’impianto. Il mandato scade a giugno e ci saranno le amministrative: correrà per il secondo? "E’ presto per dirlo".
Piera Salvi