Inceneritore, coro di no : "Niente prolungamento dopo quarant’anni". La protesta in piazza

"L’impegno era di chiuderlo entro il 2023, con atti di giunta e consiglio. Credibilità politica gravemente colpita. È una struttura al capolinea".

Inceneritore, coro di no : "Niente prolungamento dopo quarant’anni". La protesta in piazza

Inceneritore, coro di no : "Niente prolungamento dopo quarant’anni". La protesta in piazza

"Dopo oltre 40 anni di inceneritore è ora di dire basta e rifiutare la proposta di prolungamento dell’attività per altri 20 o 30 anni". Questo è il tema dominante negli interventi alla manifestazione di ieri in piazza Matteotti a Montale promossa dal gruppo Iononcisto per la dismissione dell’inceneritore di via Tobagi. Oltre ai consiglieri del gruppo Iononcisto hanno partecipato il Comitato per la chiusura dell’inceneritore, l’Associazione Comitato acqua bene comune e l’associazione Rifiuti Zero. Ha aperto gli interventi Barbara Innocenti di Insieme per Montale che ha ricordato gli impegni di chiudere l’inceneritore entro il 2023 presi anche con atti di giunta e di consiglio. Massimo Bartoli del Movimento 5 stelle di Agliana ha ricordato: "I danni fatti dall’inceneritore nei suoi 40 anni di attività, le sentenze sugli sforamenti nelle emissioni di diossina, il latte materno con diossina, i campioni di polli contaminati, mentre i sindaci – ha detto Bartoli – hanno dormito e non hanno portato a termine l’indagine epidemiologica. I sindaci non hanno fatto niente per cinque anni e ora, non hanno fatto osservazioni al piano regionale dei rifiuti, hanno tergiversato per tenere aperto l’impianto e ora vogliono la proroga". "L’inceneritore di Montale – ha affermato Franco Vannucci del centrodestra – ha fatto 1760 ore di fermo impianto nel 2023, è una struttura arrivata al capolinea, per proseguire ha bisogno di investimenti massicci che certamente comportano non la proroga per pochi anni, ma un’attività di ancora 30 anni. Dopo 40 anni la nostra zona ha bisogno di respirare". Silvia Noferi consigliera regionale del M5S ha ribadito la posizione del movimento contro gli inceneritori: "Prorogare l’inceneritore significa attirare qui i rifiuti di tutta la regione e così diventa un affare economico". Noferi ha scritto una interrogazione alla giunta regionale sull’interruzione dell’indagine epidemiologica che "come ha affermato in televisione il presidente dell’ordine dei medici di Pistoia – ha aggiunto Noferi – è stata causata dal pensionamento di un medico". Nicoletta Santoni dei 5 Stelle di Montemurlo ha fatto notare che Montemurlo non è tra i comuni proprietari dell’impianto, ma ne subisce la ricadute specialmente in collina e "c’è un campo sportivo vicino all’inceneritore – ha aggiunto – dove giocano bambini ogni giorno".

Ivano Bechini di Rifondazione Comunista ha espresso la contrarietà del suo partito a tutti gli inceneritori non solo a quello di Montale mentre Dario Danti di Sinistra Italiana ha sottolineato come la credibilità della politica sia gravemente colpita dal fatto che "non si mantengano le promesse e gli impegni presi". Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Resistenza Popolare hanno diffuso un volantino con l’immagine di Pinocchio per stigmatizzare i mancati impegni e "il clamoroso voltafaccia del Pd montalese e dei suoi amministratori, che non è condiviso nemmeno dal Pd di Montemurlo che è per la chiusura dell’inceneritore né dal Pd di Agliana". Rosanna Crocini del Comitato acque bene comuni ha denunciato la mancanza a Pistoia perfino del registro dei tumori. "L’inceneritore brucia non certo questa zona che fa la raccolta differenziata – ha detto – e dopo 40 anni è piena di tumori". Lorenzo Bandinelli capogruppo e candidato del centrodestra ha denunciato "le bugie dette in 5 anni" e ha invitato i cittadini a partecipare al consiglio comunale di martedì in cui il centrosinistra presenta la mozione sulla proroga dell’inceneritore.

Giacomo Bini