Capannone distrutto dall'incendio: "Tenete porte e finestre chiuse"

Le oeprazioni di spegnimento sono andate avanti a lungo. Il perdurare del fumo e dei cattivi odori ha indotto la protezione civile a diramare un avviso precauzionale alla popolazione

Il capannone andato a fuoco a Fognano

Il capannone andato a fuoco a Fognano

Montale (Pistoia), 16 febbraio 2019 - Uno scoppio, come di un’esplosione, ieri notte alle 2,17 ha svegliato gli abitanti del paese di Fognano, nel Comune di Montale. Un pauroso incendio è divampato in un capannone industriale usato come deposito di materie prime tessili a poca distanza dall’abitato. Per fortuna le fiamme non hanno investito le case e i fabbricati vicini, anche per il tempestivo intervento dei vigili del fuoco di Pistoia e Prato. Lo scoppio è stato probabilmente determinato dall’esplosione di un’auto che si trovava nel fabbricato. Quando i residenti del paese si sono affacciati alle finestre o sono scesi in strada, hanno visto fiamme alte più di dieci metri levarsi al cielo, mentre una nube di fumo scuro si espandeva sulla zona circostante.

Il boato, le fiamme e il fumo hanno tenuto in apprensione chi abita nella zona, ma non ci sono stati motivi per far scattare un’evacuazione. Il capannone, di proprietà dell’imprenditore Giorgio Montini, aveva una superficie di mille e 600 metri quadrati e conteneva in quel momento circa duemila quintali di colli di maglie pronte per essere avviate alle sfilacciatrici per la produzione di nuovo filato. I vigili del fuoco sono riusciti a contenere l’incendio, impedendo che si estendesse ai fabbricati vicini, in particolare a un altro capannone e a un piccolo complesso residenziale in ristrutturazione adiacente. I pompieri hanno potuto attingere l’acqua al vicino torrente Agna, sulle cui sponde sorge il fabbricato.

Il capannone è andato completamente distrutto ed crollata anche la copertura che fortunatamente non conteneva amianto, come invece è ancora frequente negli edifici industriali della zona. Il fuoco ha continuato per tutta la giornata a divorare il materiale accatastato nel deposito e la lenta combustione non si era ancora esaurita neanche dopo 24 ore dallo scoppio dell’incendio. Il sindaco di Montale ha allertato l’Arpat, che è intervenuta con propri funzionari, e l’Asl.

La protezione civile del Comune ha rivolto un appello telefonico a tutti i residenti del territorio comunale di Montale di non sostare nelle vicinanze dell’incendio e nel tardo pomeriggio un ulteriore messaggio ha raccomandato la chiusura di porte e finestre in tutto il territorio comunale, dato che le operazioni di spegnimento si prolungheranno ancora e persisterà il fumo e l’odore sgradevole per diverse ore. I residenti sono stati invitati a rivolgersi al 118 in caso avvertano difficoltà alle vie respiratorie. Sono intanto in corso le prime indagini sull’origine dell’incendio, che al momento non consentono di formulare ipotesi precise.