"In isolamento da 24 giorni e nessuna risposta certa"

In isolamento da 24 giorni senza sapere quando arriverà il certificato dell’Asl che le consentirà di tornare al lavoro. È l’odissea che racconta una donna che si è ammalata alla fine di ottobre. "Ho avuto lievi sintomi influenzali il 31 ottobre per un paio di giorni e ho chiamato il medico che ha predisposto la richiesta del tampone – racconta–. Da quel giorno l’odissea... Prenotare il drive trough tramite il servizio della Regione è impossibile se non svegliandosi di notte. Alla fine riesco a farlo il 4 novembre e risulto positiva. Nessuno della Asl mi contatta e io dopo un’attesa di una settimana avendo bisogno del foglio di isolamento per il lavoro inizio a chiamare tutti i numeri della prevenzione e igiene pubblica di Pistoia. Nessuna risposta". E lo sconforto che si fa sempre più largo. "Tramite una conoscenza riesco ad avere un numero a cui mi risponde una dottoressa gentilissima che finalmente mi fa avere il foglio di isolamento – continua a portare la sua più che preziosa testimonianza il nostro lettore proprio per offrire al quotidiano la possibilità di descrivere una situazione critica nella speranza di contribuire a risolverla –. Sono ben ventiquattro giorni, ormai, che mi trovo in isolamento mando la richiesta alla mail che tutti ostentano per velocizzare fine dell’isolamento ma dopo quattro giorni ancora non ho nessuna risposta e sono bloccata a casa. Non solo, pare che la Asl non mi farà fare ulteriori tamponi per verificare la negatività perché per loro dopo ventuno giorni sono guarita quindi per stare tranquilla dovrò fare un tampone a pagamento".

Michela Monti