
Una stanza d'ospedale (foto di repertorio)
Pistoia, 24 aprile 2023 – Comune-Asl , atto terzo. La battaglia legale che si sta combattendo sul terreno dell’ex Ceppo, con oggetto del contendere il relativo pagamento dell’Imu, è pronta ad approdare in Cassazione dopo i primi due round. Quello della Commissione tributaria provinciale, in primis, che aveva sorriso all’Azienda sanitaria; e poi quello della Corte di giustizia tributaria regionale, la cui sentenza ha invece "premiato" il ricorso del Comune di Pistoia. Come? Affermando che l’Asl dovrà pagare quei 438mila euro – mai saldati – relativi all’Imu dell’annualità 2015 per l’area ex Ceppo e i relativi edifici di proprietà. Ma ovviamente la controparte non ci sta, sostenendo che anche dopo la nascita del San Jacopo l’immobile in questione sia ancora destinato a fini sanitari (il riferimento è al padiglione emodialisi e non solo) e dunque soggetto all’esenzione dall’imposta. Di avviso opposto il Comune che sostiene di poter richiedere l’Imu relativo ai circa 60mila metri quadrati dell’area ex Ceppo a seguito della cessazione dell’attività ospedaliera.
“La Corte di giustizia tributaria regionale Toscana ha emesso la sentenza n. 35/2023 con cui la stessa ha accolto l’appello proposto dal Comune di Pistoia avverso la sentenza della Commissione tributaria provinciale di Pistoia n. 150/2021, che aveva accolto parzialmente il ricorso proposto dall’Asl Toscana Centro avverso l’avviso di accertamento Imu 8567/2020 relativo all’imposta comunale sugli immobili dovuta per l’annualità 2015, limitatamente agli immobili del Ceppo, Piloto e via Goldoni – si legge in una delibera dirigenziale del Comune –. Il 31 marzo l’Asl Toscana Centro ha notificato all’Ente il ricorso in Cassazione avverso detta sentenza. Si determina dunque di procedere alla difesa dell’Ente mediante incarico legale esterno". Un caso importante che, comunque vada, farà scuola, visto che analoghi procedimenti sono in essere per le annualità 2013, 2014 e 2016 e che altri con ogni probabilità saranno intentati per le annualità successive. Insomma, in ballo c’è un ingente quantitativo di risorse finanziarie per le rispettive casse. "L’ampio contenzioso tributario in essere con la controparte (concernente gli anni fiscali 2013, 2014, 2015, 2016), con la quale non è stato possibile giungere ad un accordo transattivo sulle reciproche pretese – aggiunge il Comune –, comporta di resistere avverso il ricorso in oggetto fine di impedire la formazione di un giudicato esterno sfavorevole all’Amministrazione, che abbia efficacia anche nei giudizi concernenti le altre annualità di imposta per le quali la fase contenziosa è tuttora pendente. La causa ha rilevanza riflessa anche per le annualità future, ancora da accertare da parte del Comune, riguardanti l’area del Ceppo - conclude la determina dirigenziale - la quale a partire dal 2017 è da considerare, ai fini Imu, come area fabbricabile".
albe