"Non c’erano purtroppo più le condizioni per proseguire fianco a fianco. E’ forse mancata una visione prospettica e di insieme: l’attenzione per il vivaio mostrata negli ultimi anni è stata minore rispetto a quella dedicata in passato". Filippo Treno ha così commentato il suo addio all’Hockey Club Pistoia, maturato a poche settimane di distanza da una "storica" salvezza conquistata in Serie A1. Un campionato più che positivo a conti fatti, con la permanenza in categoria ottenuta in anticipo e in rimonta. C’erano tutte le premesse per ripetersi, almeno sulla carta. E invece, nei giorni scorsi il presidente Riccardo Fedi ha annunciato che il club non si iscriverà alla Serie A1 202324 di hockey su prato, ripartendo dalla Serie B per quanto concerne la situazione maschile (mentre la femminile rimarrà in A2). Una scelta che il club ha sostanzialmente motivato non con i "soliti" problemi economici che attanagliano molte realtà sportive, bensì con l’addio di alcuni pilastri dell’ultima annata e con l’impossibilità di rimpiazzarli adeguatamente.
"Abbiamo preso atto del termine di un ciclo, gli atleti della prima gruppo prima squadra nel corso del tempo hanno dovuto diradare la propria presenza durante l’attività settimanale – aveva spiegato il presidente Fedi – pur mantenendo sempre la piena disponibilità durante le partite. Tutto ciò, aggiunto ad un necessario ricambio ed allargamento della rosa verso i più giovani ha portato alla necessaria revisione degli obiettivi". La società arancione ha quindi optato per ricominciare dal basso, puntando su giovani e giovanissimi con l’obiettivo di tornare in A1 nel giro di qualche stagione. E per quanto lo stesso Treno si fosse detto disponibile a lasciare la prima squadra per curare le giovanili, alla fine l’accordo non è stato trovato: una divergenza di vedute che ha infine portato le parti a salutarsi.
"Non mi sarebbe sinceramente dispiaciuto occuparmi del settore giovanile – ha concluso Treno, vera e propria colonna del club – sulla base di quanto prospettato, sarebbe però stato difficile tornare competitivi a stretto giro di posta. Con il senno di poi, direi che è mancato un lavoro in profondità in chiave giovanile. Lo stesso che, anni fa, ci aveva invece consentito di poter far crescere al meglio la generazione resasi protagonista dell’ultimo ciclo". Treno continuerà comunque a lavorare per la federazione e non è detto che in futuro non possa tornare ad allenare l’HC Pistoia. Adesso è però tempo di focalizzarsi sul presente. Per tutti i protagonisti della vicenda. Sperando che il vessillo arancione possa tornare a splendere nelle categorie che gli competono.
G.F.