Il Parco di Pinocchio può restare aperto

Lo stesso per il Giardino di villa Garzoni: entrambi sono compresi nei musei e luoghi della cultura del codice del ministero

"Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento". Ma non del parco di Pinocchio. Il Dpcm fIrmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte afferma chiaramente, al punto g del comma 9 dell’articolo 1, che parchi tematici e parchi giochi di tutta Italia devono essere chiusi. Una decisione che ha fatto infuriare i gestori delle strutture che aderiscono all’Associazione Parchi Permanenti Italiani. Quello dei parchi è un comparto che, ogni anno, genera 60mila posti di lavoro, tra lavoratori a tempo indeterminato, stagionali e indotto.

"Il trattamento riservato alle aziende del comparto ancora una volta è ricco di contraddizioni – ha dichiarato il presidente Giuseppe Ira – la visita dei parchi divertimento si svolge sempre all’aria aperta ed è illogico vietarla, quando si permette di svolgere sport all’aperto, nei parchi e nei giardini pubblici. Nel provvedimento, inoltre, non si fa riferimento alle aree gioco pubbliche per bambini che spesso, per mancanza di controllo e scarso senso civico, non offrono la stessa garanzia di sicurezza dei parchi divertimento. Nel caso di parchi tematici, come Leolandia, il danno economico è enorme: il provvedimento arriva nel pieno della stagione di Halloween, dopo che abbiamo sostenuto investimenti ingenti per la tematizzazione dei parchi e l’acquisto delle derrate alimentari".

Il provvedimento esclude dalla sospensione il Parco di Pinocchio e il Giardino Storico di Villa Garzoni, dal momento che entrambi sono compresi nell’elenco dei musei e luoghi della cultura del Codice dei Beni Culturali. Lo stesso Dpcm, per queste strutture, prevede che l’apertura al pubblico sia assicurata, "a condizione che detti istituti e luoghi, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori … garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro". Per adesso dunque lo stop arrivato domenica dell’ulteriore stretta prevista dal governo per contenere i contagi da Covid 19 non riguarda il parco di Collodi. Ulteriori rassicurazioni, in questo senso, arrivano proprio dalla fondazione che gestisce il parco.

E.C