Il nuovo Dpcm? Il sindaco di Pistoia: "Mi preoccupa la chiusura della scuola"

Per Tomasi "la situazione che hanno subìto i ragazzi in questi ultimi tempi ce la trascineremo nei prossimi anni"

Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia

Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia

Pistoia, 3 marzo 2021 - «Rispetto alle attività dei servizi alla persona mi sembra che il nuovo Dpcm vada a colpire nuovamente i soliti, quelli che si sono via via adeguati attraverso investimenti, per poter lavorare in sicurezza e nel rispetto delle norme anti-covid. Non credo che chi va dal parrucchiere su appuntamento o dal barbiere possa essere un problema».

Lo ha detto il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, nell'intervista che ci ha rilasciato (la versione completa sarà domani sull'edizione cartacea) commentando il nuovo Dpcm, che nel Pistoiese porterà nuove restrizioni, in particolare per quanto riguarda la scuola e i servizi alla persona, se verrà mantenuta la zona rossa, come i dati sui contagi lasciano presumere, visto che quasi tutti i comuni, compreso il capoluogo, nella settimana dal 22 al 28 febbraio hanno abbondantemente superato il tasso dei 250 casi ogni 100mila abitanti.

«La scuola è l'altro mio timore – ha aggiunto il sindaco - La chiusura di elementari, materne e asilo è un problema. Ho capito che ci saranno i ristori per più di 200 milioni di euro per i congedi parentali, perché evidentemente questi bambini con qualcuno dovranno stare, ma il danno che facciamo a questi ragazzi, anche a quelli un po' più grandi e la situazione che hanno subìto durante l'ultimo anno è incommensurabile. Io credo che questo sarà il vero problema che ci trascineremo dietro nei prossimi anni – ha detto ancora Tomasi -, avremo bisogno di ricorrere agli psicologi, purtroppo qualcuno cadrà anche nel mondo della droga. Penso che i bambini e i ragazzi più deboli, che già prima avevano difficoltà di apprendimento, o quelli con handicap, hanno perso non un anno, ma due o tre, perché per loro tutto si amplifica». pa.ce.