Il museo Mauro Nesti prende quota Famiglia disponibile a collaborare

La proposta dell’amico. Andrea Catinari potrebbe. presto diventare un progetto. concreto pieno di fascino

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Caschi, guanti, medaglie, diplomi e, perché no, anche una o più auto, di quelle che tagliavano il traguardo sempre prima delle altre. Potrebbe nascere così il museo di Mauro Nesti, il mito delle corse in salita capace di scalare per nove volte il campionato europeo della montagna, per diciassette quello italiano e che ha inanellato 450 vittorie in gare ufficiali, commentando con ironia: "Ho fatto tre curve alla grande, peccato non ci fosse un bar. Mi sarei pagato da bere". La proposta di istituire un museo in grado di accogliere i cimeli che ne hanno scandito i successi viene da Andrea Catinari, anche lui di Bardalone e che di Mauro è stato grande amico. L’idea piace anche alla figlia Alessandra che si è detta disponibile a cedere al museo parte del materiale necessario ad allestirlo. Il pensiero corre istintivamente al museo dello sci dell’Abetone, dove si celebrano le straordinarie figure di Zeno Colò, Celina Seghi e Paride Milianti. Quella di Mauro Nesti, che di Zeno Colò fu buon amico, aggiungerebbe un suggestivo tassello a un percorso complessivo di musei dello sport, ai quali non mancano altri protagonisti che potrebbero farne autorevolmente parte. Il 2023 è inoltre l’anno in cui si celebra il decennale della scomparsa di Mauro Nesti.

Andrea Nannini