Il mistero dei cartelli stradali incappucciati

Lungo la Statale 66 molti sono stati nascosti con sacchi neri di plastica. Residenti e pendolari si chiedono il perchè

Spariti, a sorpresa, un gran numero di cartelli stradali lungo la Statale 66. Nei giorni scorsi la segnaletica verticale è stata ‘incappucciata’ da grossi sacchi di plastica nera che l’hanno occultata alla vista. Alla legittima curiosità degli automobilisti è subentrata però la preoccupazione perché, voci non confermate, davano per certo che l’intervento fosse legato alla discussa segnaletica a terra che ha generato la contestata riga continua ininterrotta che dall’Abetone arriva a Pistoia.

Difficile trovare un’interpretazione, perché i cartelli in questione sono di vario tipo e riguardano aspetti diversi del Codice Stradale. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che verranno sostituiti con altri che indicano un ulteriore abbassamento del limite di velocità, oltre a varie altre restrizioni. Cosa decisamente invisa ai pendolari in particolare, ma in genere ai molti utenti che la percorrono.

Il presidente della Provincia, Luca Marmo, interpellato sulla questione si è dichiarato all’oscuro del perchè di questo occultamento dei cartelli lungo la 66: "L’intervento – ci ha detto ieri – è su una strada di proprietà dell’Anas, io non sono stato informato, potrebbe essere legato a qualche disposizione attinente ai lavori effettuati come a una modifica di cui non sono stato ragguagliato. La cosa di per sè non deve sorprendere perché la strada non rientra nella competenza provinciale".

Anche Roberto Filoni, responsabile di Protezione Civile della Pubblica Assistenza di Maresca nonché pendolare storico, afferma tra il perplesso e il divertito: "Ogni volta che ne fanno una bene, trovano il modo di renderci la vita più complicata. Speriamo che non siano vere le ipotesi sulla riduzione del limite di velocità perché prenderebbe corpo la descrizione di ‘cammellabile 66’ altro che Statale. Dopo questa rimane solo da scavare un fossato pieno di coccodrilli per isolare del tutto la Montagna Pistoiese dal resto delle terre emerse.

"La copertura dei cartelli è avvenuta da diversi giorni e anche questo protrarsi dell’incertezza genera un ulteriore malcontento, senza contare che – conclude Filoni –, in quei tratti l’ignaro conduttore non sa come comportarsi. E la cosa, già di per sè, genera pericolo".

Andrea Nannini