Il messaggio del vescovo per San Jacopo: 'Accogliere appartiene alla nostra civiltà'

Monsignor Tardelli si rivolge alla città: 'Mai mettere barriere'

Monsignor Fausto Tardelli

Monsignor Fausto Tardelli

Pistoia, 22 luglio 2018 - «L'accoglienza di chi è nel bisogno e viaggia per mare o per terra in cerca di vita, appartiene alla nostra tradizione cristiana e alla nostra civiltà. I rischi, che pure non vanno sottovalutati, e la ragionevole necessità di affrontare i problemi eliminandone le cause, non ci possono mai, dico mai, spingere alla chiusura dei cuori, alla frapposizione di barriere, al rifiuto dell'altro. Guai a noi!». Lo scrive il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, nel messaggio inviato alla città in occasione della festa di San Jacopo, patrono di Pistoia, del 25 luglio.

«Tutti i legittimi distinguo, non possono condurci a reazioni irresponsabili e sguaiate, nutrite di slogan a volte crudeli che riempiono la bocca ma non risolvono niente, anzi, aggravano di molto la situazione», prosegue monsignor Tardelli ricordando la tradizione jacobea, «legata strettamente al pellegrinaggio e all'accoglienza dei pellegrini. Una cosa antica per la chiesa, che da sempre ha visto nell'alloggiare i pellegrini un'importante opera di misericordia, perché nel forestiero e nel pellegrino c'è Cristo stesso».

Il vescovo, rivolgendosi ai suoi concittadini si dice convinto che «anche chi non si sente di condividere l'esperienza cristiana o ha da ridire sulla chiesa», dovrebbe essere spinto a riconoscere «che la fede non è nemica dell'uomo, non è contraria alla sua felicità, non è una superstizione che aliena dalla storia», perchè «essa è invece linfa vitale che ispira e feconda» e anche, prosegue, «non chiusura nei confronti di altre prospettive culturali o religiose, bensì apertura e dialogo» e «non un attentato alla laicità della società! Le nostre radici cristiane non sono un ostacolo - conclude Tardelli -, bensì una risorsa di energia che ci permette di migliorare il mondo e di affrontare con sapienza le sfide del futuro».