"Cercherò di portare la voce della città e della provincia di Pistoia in Europa. Bisognerà cogliere le tante opportunità che l’Europa offre per le imprese ed il territorio in generale, e che il nostro Paese non sempre è riuscito a mio avviso a sfruttare al massimo". E’ la dichiarazione di intenti di Lorenzo Galligani, da qualche giorno nuovo membro del Comitato europeo delle regioni a Bruxelles. La sua nomina è stata ratificata nei giorni scorsi e il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, dopo esser stato selezionato fra gli "young elepted politicians" dopo aver partecipato a un apposito bando indetto nel recente passato dall’Anci, ha già avuto modo di partecipare alla prima plenaria nella capitale belga (che si è tenuta peraltro in una città blindata per l’arrivo all’Emiciclo del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, nda). Il Comitato europeo delle regioni è in buona sostanza l’assemblea che consente agli enti sub-statali di far sentire la propria voce in maniera diretta all’interno del quadro istituzionale europeo. Un canale diretto fra le regioni degli Stati membri e l’Europa, che consta di 24 consiglieri per l’Italia e 329 in totale. Galligani, che farà parte dell’Ecr (il gruppo dei conservatori e dei riformisti europei) rimarrà in carica sino al 2025 ed almeno una volta al mese volerà in Belgio. "Mi sono state assegnate due commissioni: economia e cultura da un lato, ricerche e politiche del lavoro dall’altro– ha aggiunto il diretto interessato –. Un percorso che intraprendo con entusiasmo". E per quel che concerne le priorità, Galligani non sembra aver dubbi. "La disoccupazione giovanile rappresenta a mio avviso una delle tematiche più impellenti, da affrontare al più presto. Idem dicesi per l’emergenza energetica, visto il deteriorarsi dei rapporti con la Russia: quello dell’energia è un tema delicato a livello mondiale, che si riflette ovviamente anche sulle aziende e sulle famiglie pistoiesi – ha chiosato – prenderemo inoltre posizione contro la proposta dell’Irlanda di etichettare le bottiglie di vino e gli alcolici con avvisi sulle controindicazioni, per tutelare le nostre imprese vitivinicole". Giovanni Fiorentino