MAURIZIO INNOCENTI
Cronaca

Il Cervo Bianco vuole il poker. Ultima Giostra da dominatori: "Ma qua nessuno è appagato"

I biancoverdi di Porta Lucchese stanno facendo la voce grossa negli ultimi anni in Piazza. Il patron Giannini: "Occhio all’incognita della sorte". Sandroni: "Pressione? Per gli altri".

I biancoverdi di Porta Lucchese stanno facendo la voce grossa negli ultimi anni in Piazza. Il patron Giannini: "Occhio all’incognita della sorte". Sandroni: "Pressione? Per gli altri".

I biancoverdi di Porta Lucchese stanno facendo la voce grossa negli ultimi anni in Piazza. Il patron Giannini: "Occhio all’incognita della sorte". Sandroni: "Pressione? Per gli altri".

di Maurizio InnocentiPISTOIAIl rione che si è aggiudicato l’ultima Giostra è da sempre quello da battere. Nel caso del rione del Cervo Bianco questa regola vale ancora di più visto che Porta Lucchese non solo ha portato in sede il Palio, ma lo ha fatto facendo il massimo dei punti: ventisette su ventisette a disposizione. Un record, quello del Cervo, che potrà essere solo eguagliato (difficilmente), con Porta Lucchese rimarrà comunque il primo rione ad aver fatto bottino pieno con tre cavalieri che nelle tre tornare corse hanno totalizzato ciascuno nove punti.

Una vittoria, quella conquistata lo scorso anno, netta, senza una sbavatura, frutto di una Giostra perfetta. Gli altri rioni ci hanno provato a tenere botta ma il divario è stato troppo ampio. Cosa chiedere di più? "Speriamo di calare il poker e arrivare a quattro vittorie di fila – afferma il presidente del Cervo Bianco, Alessandro Giannini – Lavoriamo tutto l’anno per riuscire ad ottenere il massimo del risultato poi nella Giostra c’è l’incognita della fortuna che gioca un ruolo fondamentale".

Il Cervo ha ancora fame di vincere, il record di punti è già stato messo alle spalle e si pensa ad aggiungere un’altra Giostra ad un palmares già di per sé molto ricco (diciassette le vittorie in piazza del Duomo). Porta Lucchese, come se non bastasse, per non lasciare niente al caso ha aggiunto un altro cavaliere ad una squadra già di per sé decisamente molto forte. "Quest’anno abbiamo un nuovo cavaliere – rivela Giannini – si tratta di Rocco Betti che andrà ad aggiungersi agli altri dello scorso anno. Non solo, abbiamo dato ai nostri cavalieri un parco cavalli di livello in modo da poter arrivare a formare il binomio migliore possibile. Siamo pronti per entrare in piazza e dare il massimo come sempre, sapendo che non sarà affatto facile ripetersi poiché nella Giostra esiste da sempre una sana rivalità che è il sale della corsa. Il 25 luglio non si può essere amici".

Il clan biancoverde, nel suo ritiro storico alla scuderia Giove Deus, sta ormai affinando gli ultimi dettagli sotto lo sguardo attento del responsabile della Giostra, Nicola Sandroni, che non vuol sentire parlare di pressione o di ricerca della motivazioni. Del resto la Giostra è sempre una corsa a sé e per vincere ci vuole grande preparazione, attenzione e determinazione perché si tratta di una corsa in cui non conta essere il più forte sulla carta ma va dimostrato in piazza e questo un volto storico della Giostra come Nicola Sandroni lo sa benissimo.

"La motivazione – afferma Sandroni – sta nella voglia di ripetersi, la pressione semmai ce l’hanno gli altri rioni. Tenere alta l’attenzione e la concentrazione non è stato difficile perché tutti si sono allenati con l’obiettivo di voler continuare a vincere. Lo scorso anno ci siamo tolti una bella soddisfazione ma questo non significa che ci sentiamo appagati, anzi, abbiamo ancora più voglia di prima. Che Giostra mi aspetto? Una bella Giostra come del resto lo è stata anche quella dello scorso anno". Specie per i colori biancoverdi di Porta Lucchese.

Maurizio Innocenti