I presidi ottimisti: "Finalmente la normalità"

Niente mascherina e distanziamento, ma c’è chi farà il controllo della temperatura. Caos organici: mancano collaboratori per aprire plessi

"Non vediamo l’ora di riabbracciare gli studenti e partire finalmente con la scuola e in piena normalità". E’ entusiasta il preside del liceo scientifico Savoia Paolo Biagioli di ripartire con le lezioni senza più i rigidi protocolli Covid. Stop alle mascherine e al distanziamento e ritorno a tutte le attività extrascolastiche come viaggi di istruzione, educazione motoria senza limiti, laboratori e tutto il resto. "Speriamo davvero che la pandemia sia solo un brutto ricordo, torneremo a fare quello a cui abbiamo rinunciato per troppo tempo e che rappresenta per gli studenti un bagaglio culturale importante sotto il punto di vista formativo. Personalmente dei vecchi protocolli ho solo lasciato gli ingressi in classe differenziati per una questione di sicurezza stradale ossia evitare che tutti aspettassero davanti all’ingresso principale magari intralciando il passaggio dei veicoli". Sul fronte del personale allo scientifico mancano ancora alcuni docenti ma la situazione sembra sotto controllo. Diverso è invece il quadro che i sindacati fanno, specie per quanto riguarda i collaboratori scolastici. "Il personale ATA assegnato alle scuole toscane risulta assolutamente insufficiente – spiegano i segretari generali di Flc Cgil, Cisl, Uil, SNALS Confsal e GILDA Unams. – Anche aprire gli istituti, per non parlare della gestione quotidiana degli stessi, tra qualche giorno, sarà pressoché un’impresa". Più cauta la dirigente del comprensivo Frank-Carradori Margherita De Dominicis: "Partiamo con particolare fortuna perché l’organico necessario è praticamente al completo – spiega – Stiamo avendo difficoltà a nominare nuovi collaboratori scolastici, ci sono ancora parecchi posti vuoti e nonostante sembra ci sia bisogno di lavoro in pochi si presentano. Per il resto, torneremo alle gite e uscite sul territorio". Manterrà il controllo della temperatura all’ingresso della scuola invece la preside del liceo artistico Elisabetta Pastacaldi. "Ritorno alla piena normalità ma voglio usare sempre prudenza – dice – Ai miei ragazzi dico di ripartire sereni e che se vogliono protestare sulla scuola si rivolgano prima a me per consigliarli. Sul fronte personale – continua – Siamo disperatamente alla ricerca di un tecnico di laboratorio che non ci è stato assegnato. Avere un’unica persona per 92 ore è davvero impossibile".

Prudenza è la parola d’ordine anche per la preside dell’istituto Pacini Marzia Andreoni. "Quest’anno iniziamo in una situazione di normalità – dice – Le entrate non saranno più scaglionate non ci sarà obbligo di mascherina a meno che una persona rientri nella categoria dei fragili, fortunatamente gli organici sono praticamente al completo per cui partiamo subito con un orario che potremmo dire è quello definitivo. Non dobbiamo abbassare la guardia perché dobbiamo fare in modo che non ci sia una recrudescenza del Covid per poi ritrovarci ad ottobre o novembre nella situazione dello scorso anno. Per il momento la situazione appare serena e quindi incrociamo le dita perché sia un anno scolastico davvero sereno". Anche la dirigente dell’Einaudi e del De Franceschi-Pacinotti, Elena Pignolo si dice soddisfatta per l’avvio di questo nuovo anno scolastico. "Stiamo terminando le ultime incombenze per accogliere i ragazzi al meglio - spiega – Al momento procede tutto regolarmente e anche l’organico è sufficiente a garantire le lezioni. Ai miei studenti auguro che sia davvero un anno sereno e pieno di soddisfazioni per tutti".

Michela Monti