I ’nonni’ chiedono uno spazio dove poter stare tutti insieme

Anziani di Quarrata chiedono uno spazio per riunirsi come prima del Covid, ma il Comune ritarda il ritorno alla Civetta. Solitudine e necessità di socializzare.

"Ridateci uno spazio tutto per noi, dove trascorrere qualche pomeriggio insieme, come quando avevamo a disposizione i locali della Civetta". Lanciano un appello alle istituzioni gli anziani dell’associazione "Centro anziani Comunale Fili d’argento". Perché, come raccontano loro stessi: "Nel 2008 ci siamo costituiti come associazione, e il Comune ci aveva concesso per tre pomeriggi l’uso delle stanze della Civetta per socializzare, per passare qualche ora facendo giochi da tavolo, o organizzando incontri su vari temi, letture, o anche solo per parlare tra coetanei ricordando i vecchi tempi". Lo spazio era stato chiuso per il covid e da allora non è più stato restituito al gruppo, che conta circa 70 iscritti.

"Ci hanno fatto lasciare quello spazio, giustamente, quando c’era il covid. Poi il Comune non ci ha consentito di ritornare perché dovevano essere fatti dei lavori dentro la Civetta. Terminati i lavori, ci è stato detto di aspettare ancora, nel frattempo c’è stata l’alluvione, e i mesi passano e noi ancora stiamo aspettando – si fa portavoce il presidente dell’associazione, Giuseppe Napoli – ma il tempo alla nostra età è prezioso e scorre veloce, e per noi è importante poter tornare ai nostri tre pomeriggi prima possibile, per scacciare la solitudine e sentirsi ancora parte di una comunità". Agli anziani di "Fili d’argento" al momento la parrocchia ha messo a disposizione una stanza la domenica pomeriggio, ma è piccola, fuori mano e provvisoria. "Siamo i nonni di Quarrata, abbiamo dato il nostro contributo alla comunità e ancora ci diamo da fare aiutando i figli e i nipoti – osserva una anziana signora – è giusto che vengano fatte tante cose per i bambini e per i giovani, ma un briciolo dovrebbe toccare anche a noi. Non chiediamo tanto, solo la possibilità, specialmente per qualcuno di noi che purtroppo è già rimasto solo, di avere ancora l’occasione di stare un po’ in compagnia".

D.G.