Avvocati, ingegneri e ditta edile. E’ una squadra di tecnici quella che ieri si è riunita nello studio legale Baldi e Malucchi, che assiste da anni don Massimo Biancalani. Oggetto: l’esame di tutte le contestazioni contenute nell’ordinanza di inagibilità del centro di Vicofaro, firmata dal dirigente Zuccherini del Comune di Pistoia. Presente don Massimo, il titolare della ditta edile Giovanni Cicco, già volontario del centro, e in collegamento l’ingegner Luca Vienni. "Abbiamo letto con scrupolo tutti i documenti che ci sono stati notificato da poco – ha spiegato l’avvocato Elena Baldi – ma si tratta di rilievi che non tengono conto degli ultimi lavoro eseguiti, per gli impianti elettrici e del gas. Ci chiediamo per quale motivo il Comune abbia firmato una nuova dichiarazione di inagibilità, senza tenere conto degli interventi eseguiti e da noi notificati". "Mi occupo di seguire ogni lavoro all’interno del centro di Vicofaro dal 2018 - ha spiegato Giovanni Cicco, titolare della ditta edile – Fortunatamente, ho conservato ogni passaggio fatto in questi anni. Si tratta di lavori eseguiti a regola d’arte e di cui la mia ditta conserva un ampio fascicolo, completo di foto del prima e del dopo degli interventi. Questi documenti, riguardanti gli interventi in particolare agli impianti elettrico e del gas, sono stati a suo tempo protocollati ai vigili del fuoco, così come all’Asl, e a tutti sono stati inviati i fogli di conformità dei lavori eseguiti". Ora i passaggi saranno due: prima di tutto, si attende la relazione tecnica riassuntiva a cura dell’ingegner Luca Vienni, che sarà fatta sulla base del fascicolo "storico" su Vicofaro. Quindi, sarà preparato un ricorso al Tar rispetto all’ordinanza ricevuta contenente la dichiarazione di inagibilità dei locali. "Un lavoro necessario ma che si sarebbe potuto evitare – spiega l’avvocato Elena Baldi – dal momento che si tratta si contestazioni già superate. Strano che proprio qualche giorno prima dell’arrivo di questi documenti fosse stato lo stesso don Biancalani a chiamare i giornalisti per esporre l’unico vero problema del centro di Vicofaro: ovvero la mancanza di sostegni economici. Perché, sia chiaro, dar da mangiare e fornire assistenza e servizi a 140 persone è oneroso, e la comunità si regge sulle proprie forze da anni ormai". M.V.

Cronaca

L’altro fronte



Avvocati, ingegneri e ditta edile. E’ una squadra di tecnici quella che ieri si è riunita nello studio legale Baldi e Malucchi, che assiste da anni don Massimo Biancalani. Oggetto: l’esame di tutte le contestazioni contenute nell’ordinanza di inagibilità del centro di Vicofaro, firmata dal dirigente Zuccherini del Comune di Pistoia. Presente don Massimo, il titolare della ditta edile Giovanni Cicco, già volontario del centro, e in collegamento l’ingegner Luca Vienni.
"Abbiamo letto con scrupolo tutti i documenti che ci sono stati notificato da poco – ha spiegato l’avvocato Elena Baldi – ma si tratta di rilievi che non tengono conto degli ultimi lavoro eseguiti, per gli impianti elettrici e del gas. Ci chiediamo per quale motivo il Comune abbia firmato una nuova dichiarazione di inagibilità, senza tenere conto degli interventi eseguiti e da noi notificati".
"Mi occupo di seguire ogni lavoro all’interno del centro di Vicofaro dal 2018 - ha spiegato Giovanni Cicco, titolare della ditta edile – Fortunatamente, ho conservato ogni passaggio fatto in questi anni. Si tratta di lavori eseguiti a regola d’arte e di cui la mia ditta conserva un ampio fascicolo, completo di foto del prima e del dopo degli interventi. Questi documenti, riguardanti gli interventi in particolare agli impianti elettrico e del gas, sono stati a suo tempo protocollati ai vigili del fuoco, così come all’Asl, e a tutti sono stati inviati i fogli di conformità dei lavori eseguiti".
Ora i passaggi saranno due: prima di tutto, si attende la relazione tecnica riassuntiva a cura dell’ingegner Luca Vienni, che sarà fatta sulla base del fascicolo "storico" su Vicofaro. Quindi, sarà preparato un ricorso al Tar rispetto all’ordinanza ricevuta contenente la dichiarazione di inagibilità dei locali. "Un lavoro necessario ma che si sarebbe potuto evitare – spiega l’avvocato Elena Baldi – dal momento che si tratta si contestazioni già superate. Strano che proprio qualche giorno prima dell’arrivo di questi documenti fosse stato lo stesso don Biancalani a chiamare i giornalisti per esporre l’unico vero problema del centro di Vicofaro: ovvero la mancanza di sostegni economici. Perché, sia chiaro, dar da mangiare e fornire assistenza e servizi a 140 persone è oneroso, e la comunità si regge sulle proprie forze da anni ormai".
M.V.

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