I genitori ora all’attacco "I ritardi erano evitabili"

La scuola di Maresca non riaprirà per la mancata conclusione dei lavori. Le minoranze: "Il sindaco ha sottovalutato le inadempienze della ditta"

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Minoranze all’attacco sulla mancata riapertura della scuola di Maresca: "il ritardo nella riapertura della scuola è inaccettabile-scrive Franco Del Re- sottopone famiglie e alunni a disagi di cui si poteva fare a meno. I ritardi della ditta a cui è stato affidato l’appalto tre anni fa, ne sono la causa evidente, causa che era sotto gli occhi di tutti. Al sindaco Marmo rimproveriamo l’ottimismo col quale il 12 agosto annunciò che il 26 dello stesso mese la ditta avrebbe consegnato il cantiere, quando la stessa aveva negato questa possibilità e lo stato dei lavori ne confermava se non l’impossibilità, quanto meno l’improbabilità a terminarli. Altro punto, che verrà affrontato nel prossimo Consiglio, sarà capire perché l’Amministrazione non si sia attivata prima per una rescissione contrattuale unilaterale e quindi se si fosse potuto evitare ai bambini e alle loro famiglie questo calvario. L’auspicio è comunque di restituire ai ragazzi la scuola a cui hanno diritto, nel giro di poche settimane, comunque sempre troppe. Dopo due anni di covid, dad e trasferimenti in pullman, i protagonisti di questa assurda vicenda meritano rispetto".

Carlo Vivarelli invece puntualizza: "è un fatto gravissimo, quelli che dovevano fare i lavori non ci rendono la scuola, il Comune li deve denunciare e fargli pagare i danni. Noi di "Cambiamo" ci rivolgeremo al prefetto e alla magistratura, intanto vogliamo sapere se chi ci ha lavorato ha la fedina penale pulita".

Tensione palpabile, trattenuta con fatica, sul fronte dei genitori: "è necessario che la ditta concluda gli allacci e se ne vada, questo abbiamo chiesto al Comune, il quale si è impegnato in tal senso, -lo afferma Carlotta Guerrini, portavoce dei genitori – questo perché le certificazioni le devono fare loro, altrimenti potrebbero andarsene e lasciar finire i lavori a chiunque sia disposto a farlo. Le famiglie vogliono chiudere questa assurda vicenda prima possibile, senza tirarla lunga fino alla fine di ottobre come qualcuno ipotizza. Venerdì si incontreranno i genitori delle diverse scuole interessate per decidere quali azioni intraprendere. In questi anni non è accaduto niente che possa giustificare il ritardo, la colpa è della ditta che non ha lavorato e del Comune che glielo ha permesso. A forza di deroghe finirà che non pagheranno nemmeno le penali. Non solo, con questo continuo rinvio anche a chi avrebbe voluto cambiare scuola è stata negata la possibilità di scegliere. Troppe chiacchere e poca concretezza, Giacomo Buonomini è stato l’unico a fornire risposte".

Andrea Nannini