Guardia medica turistica Niente servizio sui monti

Deserto il bando della Asl per l’Appennino, soltanto visite a pagamento. L’ira dei sindaci: "Adesso nuove regole con l’obbligo di coprire il posto"

Disertato il bando per l’assegnazione del servizio di guardia medica turistica sulla montagna pistoiese. L’Asl ha espletato il bando per la ricerca di medici per poter attivare il servizio di guardia turistica diurno, negli ambulatori di Abetone e Maresca, per i mesi di luglio e agosto. L’azienda sanitaria però ha informato che "al bando non ha presentato domanda alcun medico e pertanto il servizio non è operativo. I cittadini che si trovino in soggiorno temporaneo, in vacanza o per altro motivo in sede diversa rispetto alla loro residenza, possono rivolgersi, in caso di necessità di visite eo controlli ambulatoriali, agli ambulatori della medicina generale in orario diurno dalle 8 alle 20 tutti i giorni feriali". Le prestazioni dovranno essere pagate: 20 euro per una visita ambulatoriale, 35 invece per le prestazioni domiciliari. Oltre agli studi della medicina generale, in ambito di cure primarie sono inoltre attive le postazioni di continuità assistenziale nei diurni prefestivi e festivi e negli orari serali e notturni, sette giorni su sette.

Nel territorio dei comuni di Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio le sedi della continuità assistenziale sono presenti a Cutigliano e San Marcello Pistoiese. Esprime il suo rammarico per la mancata attivazione del servizio il sindaco di San Marcello Piteglio, Luca Marmo: "il problema è sempre il solito, c’è una proposta di legge che avrebbe attenuato il problema ma con la caduta del governo si dovrà ripartire da zero o quasi, è chiaro che c’è bisogno della politica nazionale perché i contratti dei medici hanno questa valenza, quindi la Regione può fare qualcosa ma non molto. L’Asl dal canto suo ha fatto il possibile ma stiamo pagando errori che hanno origine trent’anni fa. I medici, con queste regole, possono decidere a quali bandi partecipare e dove andare, zone come la nostra sono evidentemente considerate poco attrattive. Questi problemi riguardano tutto il mondo della sanità, particolarmente nelle aree interne e montane. Purtroppo tutto è molto difficile, adesso ancora di più".

Stesse perplessità vengono da Marcello Danti, sindaco di Abetone Cutigliano: "Purtroppo non ci sono regole che obbligano i medici a prestare servizio dove richiesto, quindi vigono le regole del mercato e vanno dove è più conveniente, la montagna è scomoda e con una popolazione anziana, un’accoppiata che produce questo risultato, altro sarebbe se fossero dipendenti ma così non è. Noi cerchiamo di tamponare il possibile attraverso un accordo con la Misericordia ma non si può continuare a pensare di scaricare tutto sui Comuni".

Andrea Nannini