Green pass, controlli e cattedre: scuola caos

A pochi giorni dall’inizio degli esami di riparazione i sindacati chiedono certezze. "I presidi sono preoccupati, governo in ritardo"

Green pass, cattedre ancora da assegnare e trasporti da organizzare. Anche quest’anno il rientro a scuola resta un rebus. A distanza di pochi giorni dal 1° settembre i nodi da sciogliere al tavolo del ministero dell’istruzione sono tanti. L’unica certezza è che si ripartirà in presenza alla luce dei protocolli già usati lo scorso anno e con la novità del green pass per il personale in servizio. Sindacati, associazioni e ministero hanno aperto in queste ore una trattativa serrata per chiarire tanti aspetti che ancora sono rimasti in sospeso dopo il decreto del 6 agosto che ha introdotto l’uso della certificazione verde.

"Il governo ci ha lasciati con il cerino in mano, soprattutto sul green pass – commenta Lucia Bagnoli della Cgil scuola di Pistoia – In pratica hanno messo tutti quei docenti che non si sono vaccinati, per motivi più o meno validi, contro il sindacato. I presidi pistoiesi sono in difficoltà. Nulla è stato fatto per risolvere il problema delle classi pollaio, dell’edilizia scolastica. Il green pass rappresenta una foglia di fico per nascondere tutto quello che manca. A Pistoia la Provincia ha garantito spazi adeguati alle scuole – continua Bagnoli – Siamo fortunati per questo, però mancano altri interventi che dovevano arrivare da Roma".

Festeggia la scuola in presenza Catia Fagioli della Cisl scuola di Pistoia e spiega come il sindacato chieda un provvedimento generale sul green pass che non vada a ricadere solo sul mondo scolastico: " La scuola riapre in presenza e questa è una cosa bellissima. La maggior parte del personale scolastico è vaccinato e pertanto questo darà la possibilità di garantire la sicurezza sul posto di lavoro a tutti: personale, studenti e tutti coloro che gravitano nel complesso mondo della scuola. Pistoia non si farà certamente trovare impreparata. Nel caso in cui il parlamento ed il governo ritengano necessario ed opportuno legiferare in merito, potrebbero elaborare provvedimenti di carattere generale che sostituiscano gli interventi sulle singole categorie dei lavoratori. In tutto questo, il compito del sindacato è mediare, nella consapevolezza che la situazione pandemica di questo momento è molto complessa".

Intanto da mercoledì le porte delle scuole torneranno a riaprirsi per gli studenti delle superiori che devono affrontare gli esami di riparazione. Sarà la prima prova per verificare il corretto funzionamento dei protocolli di sicurezza e dell’applicazione del green pass ai docenti coinvolti. I presidi attendono chiarimenti dal ministero e nel frattempo si muovono con i mezzi che possono: "Lunedì faremo il collegio docenti per stabilire come controllare il green pass", spiega la preside dell’istituto Mantellate, Rita Pieri. Altri attendono ulteriori circolari. "Per le misure di prevenzione e per l’organizzazione, per il momento, abbiamo come riferimento lo scorso anno – spiega Elena Pignolo, dirigente dell’istituto Einaudi – per i controlli del green pass stiamo ancora aspettando ulteriori chiarimenti". Ore di attesa insomma per il mondo scolastico. Confusione e poche certezze a distanza di 18 mesi dall’inizio della pandemia.

Michela Monti