Grand hotel Giaccherino: cantiere in arrivo

La riconversione dell’ex convento sta per iniziare: verrà costruità una suite per ospitare matrimoni internazionali. Ecco il progetto

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L’ambizione è il faro che guida il processo di recupero. Ecco perché, nonostante alcune offerte già arrivate, è apparso opportuno dire ogni volta no: "Troppo poco prestigio". Del futuro dell’ex convento di Giaccherino le famiglie Fabbrini e Tonti che ne sono proprietarie hanno chiara un’idea: puntare al top di gamma perché Giaccherino questo si merita. L’occasione del confronto arriva all’indomani del patto stretto col Comune di Pistoia che, attraverso la suddivisione del progetto di recupero in tre stralci, consentirà di convertire più di seimila metri quadri del complesso a destinazione turistico-ricettiva. Tradotto: a Giaccherino sorgerà un albergo esclusivo e di questo ne beneficerà anche la viabilità intorno.

"Abbiamo un’idea abbastanza chiara di quelli che saranno i diversi step, che poi sono ben riportati nella convenzione – spiegano Alessandro Fabbrini e Sabrina Tonti che per conto delle rispettive famiglie, riunite nella società Rinascimento srl, seguono la parte strategica del processo –. Finanziariamente non siamo in grado di poter ristrutturare totalmente Giaccherino né di gestire una struttura simile a livello familiare. Ecco perché stiamo contattando le più grandi catene alberghiere del mondo affinché diventi luogo esclusivo. Diverse le trattative in questi anni che abbiamo deciso ogni volta di non portare avanti perché non le ritenevamo all’altezza. Nomi più probabili? Nessuno al momento".

Un progetto dettagliato dunque ancora non esiste, ma verrà modulato in base a chi si accollerà l’impresa: "Nel secondo stralcio è previsto un numero di camere che sicuramente non copre i costi generali di manutenzione dell’intero immobile ma che garantisce all’operatore di mettere a punto un progetto organico su tutto l’immobile. Puntando all’esclusività".

Intanto si è pronti a partire col primo stralcio, investendo in particolare sul fronte eventi con la realizzazione di una mega suite per matrimoni internazionali, annunciano Fabbrini e Tonti, "per intercettare un certo tipo di pubblico e clientela". Poco tempo ancora e a cambiare aspetto sarà la parte esterna dell’ex convento, con la sistemazione del giardino e la realizzazione della piscina, interventi che, assicura la proprietà, "daranno grande enfasi alla struttura". Prima di partire, così come l’accordo col Comune prevede, si procederà agli interventi sulla viabilità pubblica che investiranno lo snodo tra il giardino zoologico e l’area di Giaccherino nel tratto di via del Falserone, via della Buca, via del Merlo e via della Scala di Giaccherino. Presupposto ulteriore sarà anche la sistemazione del ponte sul Vincio, la cui chiusura a causa delle forti piogge del febbraio 2019 ha sollevato nel tempo non pochi lamenti da parte dei residenti e delle attività interessate.

"Le coperture finanziarie per ripristinarlo, ci dicono, ci sono. È comunque probabile che per quel che riguarda l’intervento a nostro carico ci sarà una tempistica più rapida".

Adesso per le due famiglie comincia il parziale distacco da Giaccherino, non senza dispiacere: "Quando i nostri padri acquistarono il complesso ci fu fin dall’inizio l’intento di restituire un bene alla comunità. Ora si presenta l’opportunità di dare un futuro di gloria e splendore a Giaccherino. Se saremo fortunati rimarremo in quota parte, altrimenti sapremo di aver fatto il nostro meglio".

linda meoni