Gli scarti come risorsa Agribios cresce ancora "L’economia circolare è la nuova frontiera"

La cooperativa di Chiesina Montalese investe da tempo nel recupero dei materiali d’avanzo delle aziende agricole e del comparto vivai. Bilancio con utili in crescita del 34% e ampliamento dell’impianto. .

Gli scarti come risorsa  Agribios cresce ancora  "L’economia circolare  è la nuova frontiera"

Gli scarti come risorsa Agribios cresce ancora "L’economia circolare è la nuova frontiera"

Continua a crescere Agribios, la cooperativa di Chiesina Montalese modello di economia circolare che recupera materiale dagli scarti agricoli dei vivaisti pistoiesi. L’incremento è confermato dal bilancio consuntivo 2022, approvato in assemblea nei giorni scorsi: un milione e 400mila euro di fatturato, con ricavi pari a oltre il +34% rispetto al 2021. L’utile del 2022, accantonato a riserva, è stato di oltre 70mila euro (+88% sul 2021), mentre il patrimonio netto è passato da 208mila euro del 2020 ai 323mila di fine 2022. "Si conferma il ritmo di crescita della nostra attività – ha osservato la presidente Stefania Marchionni – i vivaisti del distretto pistoiese apprezzano il nostro lavoro di valorizzazione degli scarti agricoli. Ma abbiamo dovuto fare molti investimenti per la crescita della domanda del nostro servizio e per garantire gli standard di qualità, sostenibilità e trasparenza richiesti in questo comparto oggi". All’assemblea alla cooperativa è stata conferita dall’ente terzo norvegese Dnv la certificazione ambientale ISO 14001.

L’attività di Agribios consiste nel recuperare dagli scarti verdi tutto il materiale possibile, che poi viene trasformato, dopo averne valutato l’idoneità, in terriccio, pomice e biomassa legnosa ad uso energetico. Sono gli oltre 230 soci del comparto vivaistico ornamentale pistoiese a conferire sempre maggiori quantitativi di residui di potature, sfalci e altro materiale classificato come ’scarti vegetali’, tanto da portare la cooperativa a dover ampliare l’area di stoccaggio con l’acquisto di terreni limitrofi. "Alla crescita di fatturato – ha spiegato il direttore dell’impianto di Agribios Paolo Fedi – corrisponde un aumento della quantità di materiale ricevuto e sottoposto a lavorazione: passato da 30.500 metri cubi del 2021 a 37.830 del 2022, con una crescita di circa il 24%. Tuttavia quella che intercettiamo è solo una piccola parte dei prodotti locali e quindi c’è ancora molto da fare. Il nostro impegno è riuscire sempre più a reimpiegare questi materiali del vivaismo della nostra provincia".

Ma Agribios guarda ancora avanti. "È allo studio per il futuro la possibilità di acquisire gli sfalci anche dai settori privati e pubblici – ha anticipato Fedi – questo attualmente manca sul territorio, ma è difficile da interpretare sul piano normativo. Auspichiamo di riuscire nell’intento e coinvolgere Comune e Regione Toscana". Patrizio Mecacci di Legacoop Agroalimentare Toscana, di cui fa parte Agribios ha fatto un appello ai vivaisti del distretto pistoiese a un maggiore sforzo per contribuire alla capitalizzazione della cooperativa, sottolineando anche l’importanza di un allargamento della base associativa di Agribios.

Daniela Gori